2008-07-26 13:59:27

Le nuove norme che regolano l’immigrazione in Italia rispettino i diritti umani di tutti i lavoratori migranti e delle loro famiglie. Lo afferma in una nota l’arcivescovo Agostino Marchetto


In Italia 79 migranti sono stati soccorsi dalla Guardia di finanza a sud di Lampedusa. Nella notte erano già arrivate altre 73 persone. Le notizie di questi nuovi flussi migratori arrivano all’indomani della decisione del Consiglio dei ministri di estendere l’emergenza clandestini all’intero territorio nazionale. La misura, secondo l’esecutivo italiano, serve a potenziare le attività di contrasto del fenomeno. Sul fenomeno dell’immigrazione in Italia si è nuovamente espresso, intanto, l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Per giudicare l’iniziativa del governo italiano che ha definito “emergenza” la situazione dell’immigrazione in Italia – sostiene l’arcivescovo Agostino Marchetto – si devono considerare “i contenuti delle decisioni”. Bisogna anche verificarne – aggiunge il presule - la coerenza per quanto riguarda “l’auspicato equilibrio tra accoglienza e sicurezza”. Il termine emergenza – precisa l’arcivescovo Agostino Marchetto – non è di per sè negativo: può anche essere riferito a “misure che tengano in conto l’afflusso ora, dai Paesi che implicano necessità di protezione (Sudan, Somalia, Eritrea, per es.), nella linea della collaudata legislazione internazionale per rifugiati e richiedenti asilo”. Quel che si auspica, nell’attuazione delle disposizioni - afferma il presule - è dunque il rispetto dei diritti umani di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, nonché quello delle norme internazionali accolte dall’Italia per quanto riguarda i rifugiati, i richiedenti asilo, gli apolidi, anche Rom e Sinti o di altre famiglie zingare, nonché coloro che sono oggetto-soggetto del traffico di esseri umani”.







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