2008-07-24 13:15:29

L'agenda degli impegni di Benedetto XVI, dopo il prossimo soggiorno estivo in Alto Adige, nell'intervista a padre Federico Lombardi


Sono giorni di parziale riposo quelli che Benedetto XVI sta trascorrendo nella sua residenza di Castel Gandolfo, in attesa dell'ormai imminente soggiorno montano a Bressanone. Per domani, il Papa è atteso da un importante udienza: quella al premier iracheno, Nuri al-Maliki. Domenica presiederà la recita dell'Angelus nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, quindi lunedì, come detto, sarà in partenza per l'Alto Adige. Ma, nonostante le vacanze ormai vicine, fervono i preparativi per i prossimi viaggi del Pontefice - prima a Cagliari e poi a Parigi e Lourdes - entrambi in programma a settembre. Su questi appuntamenti, a partire dall’importante incontro col premier iracheno, ascoltiamo il direttore della Sala Stampa Vaticana, e nostro direttore generale, padre Federico Lombardi, al microfono di Sergio Centofanti:RealAudioMP3


R. - Questa udienza al premier dell’Iraq ha certamente un grande significato, proprio pensando alla problematica della pace nel mondo e ad un’area così cruciale come è quella del Medio Oriente. Ma lo è anche pensando ai problemi che vivono i cattolici e i cristiani in genere in questo Paese, dove li sappiamo essere in difficoltà: ricordiamo anche la morte di mons. Rahho e l’emigrazione, in un certo senso costretta, di tanti cristiani da questo Paese. E’ quindi una nazione alla quale guardiamo tutti con molta partecipazione e con molta preoccupazione. Il Papa certamente lo ha presente nella sua preghiera ogni giorno.

 
D. - Lunedì prossimo il Papa si recherà a Bressanone, in alto Adige, per un periodo di riposo fino all’11 agosto…

 
R. - Bressanone come luogo delle vacanze è una novità rispetto agli anni passati. E’ una scelta intenzionale del Papa: è proprio lui che ha voluto infatti andare a Bressanone, località collegata a tanti ricordi della sua vita. Vorrei anche dire che è un luogo di particolare valore per la cultura di lingua tedesca: quello che noi chiamiamo Alto Adige e che in tedesco si chiama Südtirol è infatti un punto fondamentale per la storia della cultura di lingua tedesca e certamente il Papa, come grande uomo di cultura, si può sentire a suo agio in questa area. Speriamo che sia un tempo di riposo. Non sono previsti impegni, se non quello - che è già diventato tradizionale - dell’incontro con i sacerdoti, soprattutto della diocesi e comunque dell’area. Sarà certo una conversazione ricca ed interessante, come lo è stata sempre negli anni passati.

 
D. - E poi ci sono gli appuntamenti di settembre…

 
R. - Ovviamente, noi guardiamo anche al mese di settembre, quando il Papa avrà subito degli impegni importanti: il viaggio a Cagliari e il viaggio in Francia, a Parigi e a Lourdes. Dopo ci sarà anche il Sinodo dei vescovi, al quale naturalmente il Papa si sta già preparando. E’ possibile anche che dedichi del tempo - se tutto va bene e se si trova riposato e in buone condizioni per lavorare - alla seconda parte del suo libro su Gesù o al completamento della sua Enciclica sociale, che attendiamo da tempo. Oppure, chissà che non stia pensando ad altro: anche l’anno scorso ci ha donato quell’Enciclica sulla speranza, che in certo senso non ci aspettavamo ma che in lui è certamente maturata nella profondità della sua preghiera e della sua riflessione. Speriamo dunque sia un tempo buono per il Papa, nel quale si possano raggiungere tutti gli scopi di riposo fisico e spirituale che se ne attendono.







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