Imminente l’annuncio del nuovo Commissario ONU per i diritti umani
E’ imminente l’annuncio ufficiale, nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New
York, del nuovo Commissario dell'ONU per i Diritti umani. Favorita nella lista dei
candidati è l’avvocato sudafricano Navanethem Pillay, 66 anni, per quattro anni presidente
della Tribunale internazionale per i crimini nel Rwanda, al momento giudice alla Corte
penale internazionale (CPI) per l’ex Jugoslavia, con sede a L’Aja. Nata in una famiglia
di origine Tamil, la Pillay è stata la prima donna non bianca a diventare giudice
dell'Alta corte del Sudafrica nel 1995, dopo le prime elezioni democratiche nell'anno
precedente e dopo la fine dell'apartheid. Già famosa nel suo Paese negli anni ‘70
per avere difeso a lungo gli attivisti contrari all'apartheid ed avere lottato per
garantire l'assistenza legale ai prigionieri nel carcere di massima sicurezza dell'isola
di Robben, non lontano da Cape Town, trai cui i detenuti c'era anche Nelson Mandela,
l'ex presidente sudafricano, oggi novantenne. Se nominata dal segretario generale
Ban Ki-moon, e dopo il via libera dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la
signora Pillay sarebbe la prima donna africana a ricoprire il delicato incarico di
difendere i diritti umani in tutto il mondo. Altre candidate all’incarico sono la
pachistana Hina Jilani e l'argentino Juan Mendez. Commisario ONU per i diritti umani
uscente è la canadese Louise Arbour, che ha lasciato l’incarico il 30 giugno scorso
dopo quattro anni di mandato. (A cura di Roberta Gisotti)