Rapporto ONU: nei Paesi meno sviluppati cresce l’economia ma non diminuisce la povertà
E’ un paradosso quello dei Paesi meno sviluppati che, in base ad un rapporto dell’ONU
riferito agli anni 2005-2006, sviluppano un’economia che cresce più della media globale
ma di contro il livello di povertà non accenna a diminuire. I Paesi, come riporta
l’agenzia MISNA, sono duramente colpiti dall’impennata dei prezzi dei generi alimentari
di base e dei derivati petroliferi. Negli anni presi in esame, il documento evidenzia
che il prodotto interno lordo di questi 50 Paesi – tra i quali 34 africani e 9 asiatici
- è cresciuto in media di oltre il 7 per cento ma si tratterebbe però di “realtà
esposte a rischi gravissimi” perché, secondo le Nazioni Unite, sono caratterizzate
“da bassi livelli di investimento e mobilitazione delle risorse interne” da “uno sviluppo
molto debole delle industrie manifatturiere” da “un’alta dipendenza nel settore dei
servizi e un insufficiente miglioramento delle capacità di esportazione”. Le stime
citate riferiscono di un rapido aumento della popolazione nelle zone più depresse
della Terra dove 581 milioni di persone su un totale di 767 vivono con l’equivalente
di meno di due dollari al giorno. In tal caso è decisivo il peso delle importazioni
di generi alimentari e derivati degli idrocarburi, i cui prezzi squilibrano le bilance
commerciali. Più colpite le famiglie povere “che – sottolinea il documento ONU - spendono
nell’acquisto di cibo tra il 50 e l’80 per cento dei loro guadagni”. (B.C)