Guidati dal cappellano, mons. Alain de Raemy, 90 giovani appartenenti al corpo delle
Guardie Svizzere Pontificie, sono in visita nel Gargano, in particolare all’antica
Abbazia di Pulsano risalente al VI secolo. Il pellegrinaggio – scrive il quotidiano
Avvenire – si è tramutato in un vero ritiro spirituale nel silenzio delle valli del
“deserto monastico” garganico. Accompagnati dai monaci, i giovani svizzeri hanno visitato
alcuni eremi, testimonianza di unità con l’Oriente cristiano. "Il camminare – ha affermato
il cappellano Alain de Raemy – rappresenta un autentico momento di verità: in queste
valli che ricordano molto sia i sentieri del Canton Ticino sia dei Grigioni, viviamo
oggi una sosta importante per continuare con generosità ed entusiasmo la nostra vita
di fede nel quotidiano servizio alla Santa Sede”. Rivolgendosi alle Guardie Svizzere
il priore del monastero, il benedettino padre Fedele Mancini, ha sottolineato come
il monachesimo, anche se separato dal mondo, non sia “mai indifferente ed estraneo
ad esso”. “Anche voi, care Guardie Svizzere – ha aggiunto – nel vostro lavoro quotidiano,
che richiede sollecitudine, pazienza e determinazione, siete chiamati ad aderire profondamente
a Cristo, nel servizio di fedeltà al Papa e alla Sede Apostolica”. (A.L.)