2008-07-18 14:11:34

Il Papa tra i giovani disagiati di un quartiere di Sydney: "solo Dio può dare senso alla vita"


Le domande sul senso autentico del vivere sono state al centro dell’incontro che il Papa ha avuto questa mattina con un gruppo di giovani disagiati della Comunità di recupero dell’Università di Notre Dame di Sydney. L’incontro - che ha concluso la giornata di Benedetto XVI nella città australiana - si è svolto nella chiesa del Sacro Cuore dell’università. Ce ne parla Sergio Centofanti:RealAudioMP3

Il Papa prega con i giovani di un quartiere difficile di Sydney. Due ex tossicodipendenti danno la loro testimonianza: raccontano come Cristo li abbia fatti uscire dall’inferno della droga quando ormai avevano perso ogni speranza. In Australia, dietro la cortina del benessere, si nascondono tanti problemi: la famiglia è sempre più in crisi, con un aumento esponenziale delle separazioni e un drastico calo delle nascite, cresce l’uso di droghe e alcool anche tra i minorenni mentre aumenta il triste fenomeno dei giovani senza fissa dimora.
 
Benedetto XVI, partendo dal nome del programma seguito dalla Comunità di recupero, chiamato “Alive”, pone questa domanda:
 
“What does it really mean to be 'alive', to live life to the full?..."
 
"Che cosa vuole realmente dire essere ‘vivo’, vivere appieno la vita? È questo ciò che tutti vogliamo, specialmente in gioventù, ed è questo che Cristo vuole per noi. Infatti, egli ha detto: Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10, 10). 
Ricorda quindi il comandamento dell’Antica Alleanza: “Ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita” (Dt 30, 19-20).
 
"Si tratta – ha spiegato – di adorare il vero Dio, l’unico che dona la vita, mentre i falsi dei, di ieri come di oggi, portano la morte". E talora – ha proseguito il Papa – “la gente adora 'altri dei' senza rendersene conto”: i beni materiali, quando vengono idolatrati e non condivisi. L’amore possessivo, che manipola gli altri trattandoli come oggetti per soddisfare i propri bisogni, e quell’approccio permissivo alla sessualità che degrada la qualità delle relazioni umane. E infine il potere quando cerca di dominare gli altri o di sfruttare l’ambiente naturale per i propri egoistici interessi:
 
“The cult of material possessions, the cult of possessive …"
 
"Il culto dei beni materiali, il culto dell’amore possessivo e il culto del potere spesso portano la gente a 'comportarsi da Dio': cercare di assumere il controllo totale, senza prestare nessuna attenzione alla sapienza o ai comandamenti che Dio ci ha fatto conoscere. Questa è la via che conduce alla morte. Al contrario, l’adorazione dell’unico vero Dio vuol dire riconoscere in lui la sorgente di tutto ciò che è bene, affidare noi stessi a lui, aprirci alla forza risanatrice della sua grazia e obbedire ai suoi comandamenti: questa è la via per scegliere la vita”.
 
Il Papa presenta ai giovani l’esempio del figliol prodigo. Ha seguito i piaceri illusori promessi dai falsi “dei”. Ha toccato il fondo, affamato e abbandonato da tutti. Ha compreso l’inganno, ha imparato l’umiltà chiedendo perdono al padre che non ha mai cessato di amarlo. Benedetto XVI ricorda che “in tutti i Vangeli, sono coloro che hanno operato scelte sbagliate ad essere particolarmente amati da Gesù, perché, quando si sono resi conto del loro errore, si sono aperti più degli altri alla sua parola risanatrice” e al “suo amore incondizionato”. Nonostante le critiche dei sedicenti giusti contro Gesù, hanno conosciuto il vero amore, hanno compreso che “amare è ciò per cui siamo programmati, ciò per cui siamo stati progettati dal Creatore”.
 
“Dear friends, I see you as ambassadors of hope … 
Il Papa invita i giovani che sono usciti da situazioni di disagio a diventare “ambasciatori di speranza” presso i loro coetanei, a testimoniare con l’esperienza che è nella profonda amicizia con Gesù che si trova la pienezza della vita: "in questo amore si scopre cosa voglia dire essere realmente vivi".







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