Le speranze dei giovani a Sydney: gli interventi dei cardinali Angelo Bagnasco e André
Vingt-Trois
Il rispetto delle risorse naturali e della vita, le prospettive per i giovani e la
forza propositiva della GMG. Sono alcuni dei temi toccati dal cardinale Angelo Bagnasco,
presidente della Conferenza episcopale italiana, nel corso della conferenza stampa
tenutasi oggi a Sydney nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù. Il servizio
di Amedeo Lomonaco:
Il cardinale
Angelo Bagnasco ha prima di tutto sottolineato la validità della formula della GMG,
efficace per la crescita della fede nei ragazzi, e la massiccia presenza in Australia
di giovani italiani:
“La presenza massiccia dei vescovi e soprattutto
dei giovani, circa 10 mila giovani italiani, anche a questa Giornata Mondiale della
Gioventù, è un segno ulteriormente significativo della fede entusiasta, comunicativa,
tipica del popolo italiano e dei giovani”.
Soffermandosi sulla realtà
giovanile, il porporato ha affermato che la Chiesa ha il compito di “presentare i
valori che contano nella vita” per rispondere a quanti, anche non credenti, cercano
“ideali molto impegnativi ed ardui, ma veri, per cui spendere la vita”. La Chiesa
italiana – ha aggiunto – agisce anche su un secondo fronte:
“Chiede
che ci siano delle prospettive per i nostri giovani a livello di lavoro, di impiego,
di casa, che ci siano tutte quelle circostanze senza le quali è difficile che un giovane
possa affrontare la vita da una parte ma anche programmarsi una famiglia dall’altra”.
Riprendendo
il tema dell’immigrazione, il cardinale ha quindi indicato due vie da seguire, quelle
dell’accoglienza e della sicurezza:
“Lo spirito di accoglienza, di
cordialità e di solidarietà non viene certamente meno. Tutto questo va sempre coniugato
con quello che è il bisogno di sicurezza, di legalità, il desiderio di integrazione,
di rispetto delle regole, che evidentemente è necessario da parte di tutti”. Parlando
dell’attuale crisi energetica, il porporato ha anche chiesto un maggiore rispetto
per le risorse naturali ed auspicato “uno stile di vita più sobrio”:
“E’
giusto ed è necessario che persone responsabili, sia a livello politico che a livello
di scienza di ricerca, trovino le sorgenti di energia le più possibili e le più adeguate
per poter corrispondere a quelle che sono le esigenze della umanità”. Il
porporato ha poi espresso preoccupazione sul caso di Eluana Englaro, la donna da 16
anni in stato di coma vegetativo, dopo che i magistrati della Corte d'Appello civile
di Milano hanno autorizzato la sospensione del trattamento di alimentazione e idratazione:
“In
questo momento viviamo tutti da una parte sentimenti di partecipazione e di rispetto
nello stesso tempo, dall’altra non possiamo sicuramente tacere che è un momento molto
delicato, difficile e anche drammatico se si dovesse procedere a una consumazione
della vita per una sentenza”.
Il presidente della CEI ha ribadito,
infine, che le GMG sono un evento eccezionale e continuano ad attirare anche molti
giovani che non frequentano abitualmente la Chiesa: “Prima di una scelta di fede –
ha concluso - cercano la vita, la pienezza dell’amore, la felicità vera, gli ideali
che non trovano nelle esperienze quotidiane che si bruciano in fretta”.
A
Sydney sono giunti per la GMG anche 5mila giovani francesi guidati dal cardinale
arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois. Con quale speranza? Roberto Piermarini
lo ha chiesto al porporato:
R. – Avec l’espoir de vivre
quelque chose de très forte, de très intense, d’écouter… Con la speranza
di vivere qualcosa di molto forte, di molto intenso, di ascoltare il messaggio del
Papa e di scoprire la realtà della Chiesa in Australia… E questo rappresenta certamente
una grande scoperta, la scoperta di un Paese lontano e della sua cultura.
D.
– Le Giornata mondiali della gioventù portano sempre dei frutti: quella di Parigi
che frutti ha portato per la Francia?
R. – Beaucoup.
D’abord ça a permit a beaucoup des chrétiennes de découvrir… Molti. Ha anzitutto
permesso a molti cristiani di scoprire che la fede cristiana può essere visibile nella
società. Questo ha rappresentato uno dei punti forti dal quale il cardinale Lustiger
è partito per organizzare la “Paris Toussaint 2004”, insieme agli altri cardinali
europei per una nuova evangelizzazione. E questo proprio sulla scia della Giornata
mondiale della gioventù. Questo è stato certamente un momento molto, molto importante.
D. – La prossima visita di Benedetto XVI sarà in
settembre a Parigi e a Lourdes. Quale l’attesa per questa visita?
R.
– D’abord pour fêter le 150.me anniversaire des apparitions a Lourdes… E’
una visita anzitutto per celebrare il 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes:
questo era il primo motivo del viaggio del Papa in Francia. Era inizialmente il solo
motivo, ma il Papa ha poi accettato di fare una piccola deviazione a Parigi, dove
resterà 24 ore e dove noi avremo la gioia di riceverlo per celebrare insieme la Messa
e per tenere una conferenza dedicata al mondo della cultura.