2008-07-15 15:50:08

In Somalia molte ONG abbandonano il territorio per problemi di sicurezza e nell’area centrale scoppia un’epidemia di morbillo


I rappresentanti di alcune organizzazioni non governative attive in Somalia si sono riuniti a Mogadiscio per discutere del peggioramento delle condizioni di sicurezza nel Paese in cui, dall’inizio dell’anno, tre operatori sono stati uccisi e quattro sequestrati. Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha appena deciso di ritirarsi da Baidoa, la seconda città della Somalia, sede del Parlamento, in seguito all’omicidio del coordinatore locale, mentre la ONG nota come Dbg ha fatto sapere che sospenderà l’attività dopo l’uccisione del suo vicedirettore. L’abbandono del territorio da parte delle organizzazioni non governative, giudicato dal governatore della regione, Abdifatah Gesay, “sbagliata e immotivata”, rischia di drammatizzare la già precaria situazione in cui versa la maggior parte della popolazione somala. In alcuni villaggi della zona centrale, ad esempio, si è scatenata un’epidemia di morbillo che ha già fatto una ventina di vittime tra i bambini. La malattia, che si diffonde per via aerea, secondo le fonti dell’agenzia Misna “si propaga come un incendio” nell’area a nord della capitale e del capoluogo Jowhar, dove mancano strutture ospedaliere e personale medico adeguato. (R.B.)







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