A Parigi il summit per il varo dell'Unione per il Mediterraneo
Oltre 40 capi di Stato e di governo sono oggi riuniti a Parigi, dove il presidente
francese Nicolas Sarkozy si appresta a varare il suo progetto di Unione per il Mediterraneo,
basato su progetti concreti come la lotta all’inquinamento, l’energia solare e la
sicurezza civile. Ma i negoziati di questo summit costitutivo sono tutti rivolti al
rilancio del processo di pace per il Medio Oriente, e intanto già si registrano i
primi risultati a seguito dei colloqui tra il presidente palestinese, Abu Mazen, e
il premier israeliano Olmert, secondo cui le due parti non sono mai state così vicine
ad un accordo. Per i particolari, il servizio di Francesca Pierantozzi:
Della
nuova Unione faranno parte i 27 Paesi dell’Europa, 10 Paesi del bacino meridionale
del Mediterraneo, più Albania, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Monaco e l’Autorità
palestinese, per un totale di 750 milioni di abitanti. “E’ un sogno che sta per realizzarsi”,
ha assicurato il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner. “Quasi tutti gli
Stati arabi e tutta l’Unione Europea e Israele sono seduti oggi alla stessa tavola.
Non vuol dire che i problemi siano tutti risolti, ma che il Mediterraneo è di tutti
e ripudia la guerra”, ha annunciato da parte sua Sarkozy, questa mattina, al termine
di un incontro con il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente dell’Autorità
palestinese, Abu Mazen. L’unione per il Mediterraneo è un’occasione per parlare di
problemi complessi - ha aggiunto Sarkozy - assicurando che tutti sono impegnati per
cercare di raggiungere la pace nell’area e per garantire la sicurezza. Altro fatto
storico, l’incontro allo stesso tavolo del presidente siriano, Bashar al
Assad - la cui venuta a Parigi ha provocato non poche polemiche - e il neopresidente
libanese, Michel Suleiman, che hanno annunciato l’apertura di relazioni diplomatiche
tra i due Paesi. Nonostante le molte reticenze che pesano ancora sul progetto di Unione
mediterranea, la Francia considera questo vertice già una grande vittoria diplomatica.
Al termine dei lavori, verrà adottata una dichiarazione di una decina di pagine. I
passaggi sul processo di pace in Medio Oriente saranno oggetto di trattative fino
all’ultimo momento.