In Venezuela i vescovi esprimono preoccupazione per la fondazione della nuova Chiesa
cattolica riformata
Condividendo i concetti già espressi giorni fa dall’arcivescovo di Maracaibo e dal
vescovo di Cabimas, i presuli del Venezuela, alla chiusura della loro 90.ma assemblea
plenaria, hanno espresso in un comunicato il “loro profondo dolore per il comportamento
di due sacerdoti che insieme con due pastori luterani, hanno fondato un’aggregazione
religiosa denominata Chiesa cattolica riformata”. I vescovi esprimono anche perplessità
“per la pretesa ‘ordinazione episcopale’ di uno dei due sacerdoti, del clero di Cabimas,
che ha provocato una certa confusione nel popolo cattolico venezuelano”. L’episcopato
“rifiuta totalmente la pretesa dei fondatori della citata organizzazione che, per
portare confusione tra il popolo di Dio e nell’opinione pubblica, fa credere che si
tratti di una divisione della Chiesa cattolica”. I vescovi del Venezuela, in totale
armonia con i presuli delle diocesi di Maracaibo e Cabimas, ribadiscono poi l’appello
“ai fedeli cattolici affinché non si lascino ingannare, restando fedeli alla vera
Chiesa cattolica e ai suoi legittimi pastori, il Santo Padre Benedetto XVI, i vescovi,
successori degli apostoli”. “Ribadiamo – si legge quindi nel documento - la nostra
volontà di continuare il cammino del dialogo ecumenico con le altre confessioni religiose
esistenti in Venezuela, con le quali ci unisce la fede in Gesù, Signore e Salvatore,
nel rispetto delle differenze e nella continuità della ricerca dell’unità desiderata”.
“Esortiamo i fedeli cattolici - concludono i vescovi del Venezuela - a pregare incessantemente
Dio Padre, invocando l’intercessione della Madonna di Coromoto, Patrona del Venezuela,
perché la Chiesa animata dallo Spirito, cresca e si rinforzi nella sua fede in Gesù
Cristo, sotto la guida dei suoi legittimi pastori”. (A cura di Luis Badilla)