La Costituzione italiana, simbolo di dialogo fecondo tra laici e cattolici: così
il card. Bertone al convegno in Campidoglio per il 60° anniversario della Carta
I 60 anni della Costituzione Italiana sono stati celebrati, ieri, in un convegno al
Campidoglio, a Roma. Una carta costituzionale, ha sottolineato il cardinale segretario
di Stato, Tarcisio Bertone - intervenuto all'evento - che deve molti dei suoi punti
qualificanti alla cultura cattolica. All’incontro, hanno preso parte, tra gli altri,
il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e l’ex premier italiano, Massimo D’Alema. C’era
per noi, Claudia Di Lorenzi:
Frutto del
confronto dialettico fra tradizioni di pensiero diverse, la Costituzione Italiana
è simbolo di quel dialogo fra mondo laico e mondo cattolico che, oggi come allora,
caratterizza il rapporto fra Stato e Chiesa. Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio
Bertone, ha ribadito che la Costituzione trae la sua forza e la sua universalità dal
fondamento nei valori condivisi della persona umana e dei suoi diritti inviolabili,
della dignità del lavoro e della solidarietà verso i più deboli, dell’accoglienza
al diverso e dell’apertura al pluralismo culturale. Un modello, ha aggiunto, che traccia
la via anche al difficile cammino del dialogo interreligioso, oggi quanto mai urgente,
e nel contesto dell’emergenze educativa delle giovani generazioni. Pensiero ribadito
ai nostri microfoni: “E’ un documento che promuove il rispetto
reciproco in una simbiosi di valori cattolici e laici che possono costruire una società
giusta, solidale, fraterna, una società che rispetta e promuove il bene dei più poveri,
e dei più deboli”. Uno strumento di promozione umana e sociale che, ha
sottolineato il cardinale Bertone nel suo discorso, riconosce e valorizza il contributo
della cultura cattolica e si connota per un atteggiamento laico, aperto al confronto
costruttivo fra posizioni diverse, e non laicista, teso ad estromettere dalla vita
collettiva il dato religioso, estraneo al “quadro della cultura dominante”. Citando
l'allora cardinale Ratzinger, il segretario di Stato vaticano ha rimarcato che “un'autentica
democrazia laica permette alle istituzioni religiose di dare pubblicità ai loro messaggi
per poter offrire ai cittadini materia di riflessione in maniera equanime”. Un’esigenza
che ha trovato d’accordo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, secondo cui “la Chiesa
Cattolica è un elemento imprescindibile dell’identità italiana”, e Massimo D’Alema,
che ha riconosciuto nella “rinascita del sentimento religioso” un’occasione di forza
rinnovata per l’agire politico ed ha confermato l’impegno nella “ricerca paziente
del compromesso e dell’intesa”. “La Chiesa cattolica - ha concluso il
porporato - non chiede privilegi, ma solo di poter svolgere liberamente la propria
missione pastorale e sociale”.