Nello Stato indiano dell’Orissa, nuovo attacco contro i cristiani da parte di gruppi
nazionalisti indù
Nuovo attacco contro i cristiani dell’Orissa, Stato dell’India orientale in cui vive
circa un milione di cristiani, da parte del gruppo radicale indù Sangh Parivar guidato
dal guru locale, swami Lakhananda Swaraswati. A denunciarlo ad AsiaNews è il vescovo
di Cuttack-Bhubaneshwar, mons. Raphael Cheenath, che reagisce alla notizia con queste
parole: “Le forze fanatiche dell’Hindutva vogliono eliminare i cristiani dall’Orissa
e in particolare da questo distretto di Kandhamal. Ciò che li irrita è il lavoro di
promozione e di sviluppo che la Chiesa cattolica svolge verso i Dalit e i tribali”.
Nel saccheggio, avvenuto due giorni fa, sono andate distrutte la residenza e la chiesa
dei Gesuiti, dove è stata rovinata la statua della Madonna, e danneggiato anche un
orfanotrofio protestante, il Bhagban Ashram. Attualmente, tutta la zona è isolata
e la popolazione è nel panico. Circa sei mesi fa, un altro attacco di gruppi nazionalisti
indù ha devastato il distretto perché non volevano che i cristiani celebrassero il
Natale: tre persone furono uccise, decine rimasero ferite, 13 chiese bruciate, due
case parrocchiali distrutte e un orfanotrofio cristiano vandalizzato. Da 10 anni,
nell’area i cristiani vengono perseguitati da estremisti indù. (R.B.)