Gli appuntamenti che scandiranno il viaggio del Papa per la GMG di Sydney illustrati
questa mattina ai giornalisti, in Sala Stampa Vaticana, dal direttore padre Lombardi
Si avvicina la partenza di Benedetto XVI, sabato prossimo, alla volta del’Australia
per la XXIII Giornata mondiale della gioventù, che verrà inaugurata a Sydney martedì
15 luglio. StamanI, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana,
ha illustrato ai giornalisti il programma del viaggio del Papa. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Dal Palazzo
apostolico di Castel Gandolfo in elicottero fino a Fiumicino, per poi raggiungere
a bordo di un B777 dell’Alitalia l’Australia, accompagnato dai cardinali Sodano, Bertone
e Vallini e dal resto del seguito. Partenza alle 10 di sabato 12 luglio, per arrivare
a Sydney dopo un volo di 21 ore, con uno scalo tecnico a Darwin di 1 ora e mezza.
Si tratta del nono viaggio internazionale di Benedetto XVI, il più lungo per durata
e percorso, per partecipare per la seconda volta, dopo Colonia, alla Giornata mondiale
della gioventù, quest’anno organizzata in Australia, dove già sono stati ospitati
Paolo VI nel ’70 e Giovanni Paolo II nell’86 e nel ’95.
Un
viaggio complesso sul piano organizzativo - ha spiegato padre Lombardi che seguirà
il Papa in questa missione per essere accanto ai giovani di tutto il mondo che converranno
nella metropoli di Sydney per dare vita - come ha sottolineato Benedetto XVI all’Angelus
di domenica scorsa - ad una rinnovata Pentecoste. Ricordiamo che questa GMG ha per
tema la promessa che Gesù fece ai suoi discepoli dopo la Risurrezione “Avrete la forza
dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”.
Ma
veniamo ai dettagli del programma. Giunto a Sydney domenica 13 luglio, il Papa soggiornerà
tre giorni nella residenza privata del Kenthurst Study, Centro di ritiri e formazione
dell’Opus Dei, per riposare e prepararsi al grande evento della GMG, che sarà inaugurata
- senza la presenza del Papa - con una Messa martedì pomeriggio 15 luglio. Quindi
mercoledi in serata il Papa giungerà alla Cathedral House di Sydney e a partire da
giovedì avrà inizio la sua partecipazione alla GMG. Al mattino il Papa sarà accolto
al Government House dal governatore generale Jeffery e dal primo ministro Rudd, e
pronuncerà il suo primo discorso pubblico, quindi si recherà al Mary MacKillop Memorial,
dedicato alla prima beata australiana, beatificata da Giovanni Paolo II nel ’95, poi
incontrerà ancora le autorità politiche; quindi nel pomeriggio l’atteso primo incontro
con i giovani della GMG, che avverrà nel suggestivo scenario della Rose Bay, dove
il Papa arriverà a bordo della nave Sydney 2000 per unirsi alla grande festa, accolto
da un gruppo di giovani aborigeni. Il tema degli aborigeni e dei loro diritti per
secoli calpestati - ha anticipato padre Lombardi - sarà ben presente in questo viaggio
sia nelle parole del Papa e che nei discorsi delle autorità civili.
Da
segnalare poi nella giornata di venerdì, al mattino, due incontri nella St Mary’s
Cathedral: il primo ecumenico - da notare che i cattolici hanno superato gli anglicani
in Australia - e il secondo con i rappresentanti delle altre religioni, anche queste
in crescita - specie il Buddismo e l’Islam - con l’emigrazione dall’Asia. Nel pomeriggio
la Via Crucis, cui il Papa darà avvio, nella piazza antistante la cattedrale, ed ancora
l’incontro con un gruppo di giovani in difficoltà di una comunità di recupero dell’Università
di Notre Dame.
Al sabato, dopo la Messa, al mattino
nella stessa cattedrale con il clero australiano, si entrerà nel vivo della GMG con
la Veglia di preghiera dei giovani, nell’ippodromo di Randwick, che domenica mattina
20 luglio alle ore 10 locali, le 2 di notte in Italia, ospiterà la solenne Messa presieduta
da Benedetto XVI per la GMG 2008, con l’annuncio ufficiale all’Angelus della prossima
sede della GMG 2011. Prima del rientro a Roma, nel pomeriggio, il grazie del Papa
ai benefattori e gli organizzatori della GMG, che come sempre rinnoverà ai giovani
l’invito di "prendere il largo" per annunciare la Buona Novella al mondo intero.
Ogni
ora che passa, dunque, Sydney si appresta a diventare sempre più "capitale" mondiale
dei giovani. E la prossima accoglienza di Benedetto XVI e delle decine di migliaia
di ragazzi dei cinque continenti, per la 23.ma Giornata mondiale della Gioventù, si
profila come il più grande evento mai organizzato in terra australiana. Da Sydney,
il servizio dell'inviato del quotidiano Avvenire, Mimmo Muolo: Il
grande orologio digitale installato davanti alla cattedrale di St. Mary scandisce
il conto alla rovescia che oggi segna "-6", ma in città già da diversi giorni si respira
un clima di attesa e di vigilia, mentre all’aeroporto cominciano a sbarcare i primi
pellegrini, che giungono da oltre cento Paesi, grazie a quello che assomiglia a un
gigantesco ponte aereo. Si pensi che solo per gli italiani, annunciati in 10 mila,
si tratta di 70 voli. Ancora di più per gli statunitensi, attesi in 25 mila, ma anche
filippini, tedeschi e spagnoli faranno la loro parte, mentre per la prima volta, data
la collocazione geografica favorevole, anche le nazioni dell’Asia saranno rappresentate
da gruppi numerosi.
I numeri distribuiti dal Comitato
organizzatore centrale sono già imponenti: 225 mila iscritti, 125 mila dei quali non
australiani, 8.000 volontari, 2.000 sacerdoti, 700 tra Cardinali e Vescovi. Più di
2000 giornalisti accreditati, 3 milioni e mezzo di pasti per i pellegrini. E mentre
anche i ferrovieri australiani revocano lo sciopero inizialmente proclamato, proprio
in coincidenza con l’arrivo di Benedetto XVI, il cardinale George Pell, lancia messaggi
rassicuranti, anche per rispondere alle immancabili polemiche, rinfocolate dai media
laicisti: “Siamo pronti – dice l’arcivescovo di Sydney – E sono certo che alla fine
questo sarà un evento di grazie per tutta l’Australia”.