Scambio di lettere fra Benedetto XVI e il premier britannico, Brown: se non si globalizza
la solidarietà, fame e povertà non saranno cancellate secondo gli Obiettivi del Millennio
ONU
Creare i presupposti perché i beni della terra siano “accessibili a tutti”, perché
le crisi economiche sul pianeta ricevano “risposte efficaci”, liberando il mondo dalla
fame e dal cronico deficit di cure mediche. In una parola, “globalizzare la solidarietà”.
Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha risposto così, a nome di Benedetto
XVI, alla lettera inviata tempo fa al Papa dal premier britannico, Gordon Brown, incentrata
sugli “Obiettivi di sviluppo del Millennio” dell’ONU. Il carteggio è stato pubblicato
sull’ultimo numero dell’Osservatore Romano. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Uno scambio
di vedute intercorso tra Londra e il Vaticano tra la fine di maggio e la fine di giugno
scorsi, che la cronaca internazionale di questi giorni - interessata al G8 di Toyako
in Giappone - ha reso e rende di ancor più stringente attualità. Benedetto XVI e Gordon
Brown hanno messo a fuoco da differenti punti di vista il lavoro finora portato avanti
nella linea - faticosamente seguita in questi anni - degli Obiettivi di sviluppo del
Millennio (MDG): l’ambizioso programma concordato nel 2000 dai 191 Stati membri dell’ONU
in base al quale si stabiliva, tra l’altro, di sradicare dal mondo la povertà estrema
e la fame, di garantire l’educazione primaria universale, di ridurre di due terzi
la mortalità infantile sotto in 5 anni, di bloccare la diffusione dell’HIV. Il tutto
entro il 2015. Nella sua lettera inviata al Papa il 23 maggio 2008, la valutazione
di Brown in merito è netta: “Non stiamo onorando - scrive - gli impegni presi nel
2000”.
Passando in rassegna le iniziative di solidarietà
che hanno visto negli anni la Santa Sede in prima linea nel mondo - tra cui, l’acquisto
voluto da Benedetto XVI della prima Obbligazione internazionale per la Vaccinazione
che permetterà di immunizzare mezzo miliardo di bambini entro il 2015, salvandone
la vita a 5 milioni - il premier britannico parla del suo impegno in favore degli
Obiettivi del Millennio e indica nell’incontro ad alto livello del prossimo 25 settembre
una data-spartiacque perché, spiega, è in quella sede che l’ONU farà il punto su quanto
è stato fatto e quanto resta da fare in vista del 2015. E conclude con una sorta di
appello: “Senza un'azione concertata quest'anno, gli MDG slitteranno sull'agenda politica
e per un'altra generazione andrà perduta l'opportunità di mantenere le promesse che
abbiamo fatto al mondo in via di sviluppo”.
Benedetto
XVI - replica nella lettera del 18 giugno il cardinale Bertone - “prega affinché gli
importanti incontri internazionali previsti per la seconda metà dell'anno in corso
riescano a offrire una risposta efficace alle crisi economiche che affliggono diverse
regioni del pianeta e rendano operativo un piano di azione internazionale concertato
e volto a liberare il mondo dalla povertà estrema, dalla piaga della fame e dalla
mancanza cronica di assistenza medica generale”. In particolare, il segretario di
Stato ripete le parole del Papa contenute nel messaggio inviato dal Pontefice un mese
fa alla Conferenza della FAO sulla sicurezza alimentare: “Globalizzare le attese di
solidarietà”. In questo modo, prosegue la lettera del cardinale Bertone, “è auspicabile
che si presti la dovuta attenzione al rispetto della dignità umana in tutti i negoziati,
in tutte le decisioni e nelle loro modalità di realizzazione affinché i frutti del
Creato siano accessibili a tutti e a tutte le future generazioni. Solo un senso responsabile
e profondamente sentito di generosità - conclude la lettera - garantirà il raggiungimento
degli MDG entro la data prevista”.