2008-07-07 14:37:25

La musica sacra fa sentire la voce di Dio: così, sabato scorso, Benedetto XVI al gruppo di Ratisbona che ha intitolato al Papa l'organo della "Vecchia Cappella" di Regensburg


L’organo come strumento musicale di evangelizzazione, che accende nel cuore di chi lo ascolta una scintilla di divino. E' la visione di Benedetto XVI che sabato scorso, nel salutare a Castel Gandolfo un gruppo di connazionali provenienti da Ratisbona, è riandato con la memoria al 13 settembre di due anni fa quando, durante il suo viaggio apostolico in Germania, fece sosta nella “Vecchia Cappella” di Regensburg per benedire il nuovo organo a lui dedicato, il “Benedikt-Orgel”. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Le note dell’organo come “voce” di Dio, come veicolo sonoro che accende “lo splendore della fiamma dello Spirito” direttamente nell’anima di chi sa godere della bellezza della musica sacra. Per Benedetto XVI la visita nella residenza di Castel Gandolfo del gruppo proveniente da Ratisbona è stata un tuffo nella memoria e un’occasione per ribadire l’importanza della musica in ambito liturgico:

 
“Es bleibt mir unvergessen…
Resta indimenticabile nella mia memoria come, nell’armonia dell’eccellente organo, del coro guidato dal Signor Kohlhäufl e della bellezza di quella chiesa luminosa, abbiamo sperimentato la gioia che viene da Dio - non soltanto una ‘scintilla degli dei’, di cui parla Schiller, ma veramente lo splendore della fiamma dello Spirito Santo, che ci ha fatto sentire nel nostro intimo ciò che sappiamo anche dal Vangelo di Giovanni: che cioè Egli stesso è la gioia. E questa gioia veniva comunicata a noi”.

 
E sono lieto che quest’organo, ha soggiunto il Pontefice:

 
“Weiterhin dort erklingt…
Continui a suonare ed aiuti così la gente a percepire qualcosa dello splendore della nostra fede - uno splendore acceso dallo stesso Spirito Santo. Con ciò l’organo svolge una funzione evangelizzatrice, annuncia il Vangelo a modo suo".

 
“Noi - ha proseguito Benedetto XVI accennando alla sua residenza estiva - non possiamo qui offrire né un organo, né un coro, ma abbiamo la bellezza del ‘Castello’ e la bellezza del Sud che si diffonde tutt’intorno. Anche se il sole in questo momento irradia il suo calore in modo forse un po’ troppo abbondante, resta tuttavia - ha concluso - la luce del Sud come una piccola festa che sarà per tutti voi un bel ricordo da portare a casa”.







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