Il Papa accolto festosamente a Castel Gandolfo. Le testimonianza del parroco di San
Tommaso da Villanova, don Niedziolka
Benedetto XVI è, dunque, da ieri pomeriggio, a Castel Gandolfo dove rimarrà fino alla
partenza per l'Australia il 12 luglio, in vista della GMG di Sydney. Sull’accoglienza
ricevuta ieri al suo arrivo a Castel Gandolfo, Fausta Speranza ha parlato con
don Waldemar Niedziolka, parroco della Parrocchia Pontificia San Tommaso da
Villanova:
R. – La comunità
di Castel Gandolfo accoglie sempre con gioia il Santo Padre e aspetta ogni anno questo
giorno dell’arrivo. E, come ogni anno, anche ieri, la comunità di Castel Gandolfo
è stata presente davanti al Palazzo Pontificio, davanti alla residenza del Santo Padre,
per dare il saluto, l’augurio di buona permanenza, ma anche per ricevere la prima
benedizione del Santo Padre, dopo l’arrivo a Castel Gandolfo.
D.
– Ieri, era una giornata molto calda, però il Papa si è soffermato con i fedeli...
R.
– Sì, la giornata era caldissima, ma si vedeva da parte del Papa che era molto contento,
molto felice: si è visto dai primi saluti che ci ha dato e nello scambio degli auguri
per la sua permanenza. E’ arrivato con l’elicottero, poi è giunto al Palazzo e questa
volta è stata una sorpresa per gli abitanti di Castel Gandolfo, perché non si è affacciato
dal balcone, ma è uscito dal cortile per salutare gli abitanti presenti in piazza.
Anche questo è stato molto bello, perché la gente si è sentita veramente più vicina
la Santo Padre. All’uscita dal Palazzo, il Papa ha dato il saluto e la benedizione.
D.
– Questa vicinanza è sempre particolare e si esprime anche con intenzioni di preghiera.
Quest’anno che il suo soggiorno è alla vigilia del viaggio a Sydney, l’incontro del
Papa con i giovani, ci sono intenzioni particolari nella comunità di Castel Gandolfo?
R. – La comunità parrocchiale in modo particolare
sta sempre vicino con la preghiera a questa visita in Australia, questo incontro con
i giovani, che ricordiamo viene raccomandato ogni anno alla preghiera di tutti. Noi
siamo molto vicini! Sicuramente all’Angelus di domenica prossima avremo la possibilità
di salutare di nuovo il Santo Padre e pregare con lui. Sicuramente anche il Papa ci
raccomanderà questo suo pellegrinaggio.
D. – Don
Waldemar, ci sono iniziative particolari, doni particolari, che quest’anno state pensando
per il Papa?
R. – Noi ci stiamo preparando come ogni
anno all’incontro con il Santo Padre il 15 agosto. Incontro che avviene in parrocchia
per celebrare la Messa della solennità dell’Assunta. Questo è un incontro particolare
per la nostra comunità. Un altro incontro con la comunità parrocchiale è il giorno
della Sagra delle pesche. Noi andiamo dal Santo Padre ad offrire questo dono, questi
cesti con le pesche. Vogliamo condividere con il Santo Padre questo dono e vogliamo
ringraziare il Signore per la frutta.
D. – Castel
Gandolfo è anche un territorio di turismo: siamo in periodo estivo. Ci dice qualcosa
della curiosità o della sensibilità dei turisti di passaggio...
R.
– Dal giorno dell’arrivo del Santo Padre a Castel Gandolfo, si vede che è più vivace,
c’è più gente che arriva per vedere dov’è la residenza estiva del Santo Padre, sperando
di pregare con lui. L’entrata ufficiale è proprio dalla piazza di Castel Gandolfo.
E allora possiamo osservare tutte le visite ufficiali del Papa. E’ un altro clima
rispetto a quello di Roma, perché il Santo Padre è più vicino alle persone che vengono
a pregare, essendo il balcone più vicino alla gente, al primo piano.
D.
– Ci sono domande particolari che le fanno i turisti?
R.
– Di solito quando ci sono i gruppi organizzati, dall’Italia o da altre nazioni, una
città o una nazione vuole invitare il Papa. Allora, spesso il Santo Padre a questi
richiami risponde, ringrazia per quegli inviti, che di solito sente dal cortile del
Palazzo.