Erano trascorse da poco le 21, ora italiana, quando le agenzie di tutto il mondo hanno
diffuso la notizia attesa da troppo tempo: Ingrid Betancourt è stata liberata da un
blitz dell’esercito di Bogotà. Insieme alla giornalista franco-colombiana, sequestrata
sei anni fa dai guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, sono
stati liberati altri 14 ostaggi. I particolari nel servizio di Maurizio Salvi:
E da tutto
il mondo sono giunti i commenti di gioia per la liberazione della Betancourt, dopo
un sequestro lungo e doloroso. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Tra i primi
a parlare dopo la clamorosa notizia, il presidente americano Bush, che ha telefonato
al collega colombiano Alvaro Uribe, esprimendo le sue congratulazione congratularsi
per la liberazione dei 15 ostaggi, tre dei quali di nazionalità statunitense. “Ingrid
Betancourt è libera e per lei ''e' finito un calvario durato più di sei anni”. Sono
invece le parole del presidente francese Nicolas Sarkozy. In un messaggio televisivo
il capo dell’Eliseo ha espresso la sua soddisfazione per la liberazione della Betancourt,
di padre francese, e ha chiesto ai ribelli colombiani delle Farc di cessare la loro
lotta assurda e medievale. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon ha espresso
grande soddisfazione e ha chiesto che tutti gli ostaggi delle Farc vengano liberati
al più presto. Sulla stessa linea, tra i tanti, anche il governo del presidente venezuelano,
Hugo Chavez, che diversi mesi fa aveva tentato di mediare con la guerriglia ottenendo
la liberazione di alcuni ostaggi. La Betancourt è stata rapita nel 2002, mentre era
candidata alle presidenziali colombiane alla testa del partito verde da lei fondato.
Si era recata nella boscaglia per aprire un dialogo con i guerriglieri e da lì non
è più tornata sino a ieri.