2008-06-27 18:41:07

Lo Zimbabwe e le altre crisi internazionali del momento nel vertice del G8 che si è concluso a Kyoto



Nel vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G8, che si è concluso stamani in Giappone, si è parlato delle maggiori crisi internazionali del momento. Un occhio particolare è stato riservato alla questione del programma nucleare iraniano e alla contestata e turbolente tornata elettorale che si tiene oggi in Zimbabwe. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Iran, Zimbabwe, Myanmar e Medio Oriente. Al centro del vertice dei ministri degli Esteri del G8, che si è chiuso stamani a Kyoto, in Giappone, c’erano tutte la maggiori crisi che allarmano la comunità internazionale. A tenere banco è stato soprattutto il programma di proliferazione nucleare iraniano. Nella nota finale del summit si esprime infatti “seria preoccupazione” e viene lanciato un invito a Tehran a "cooperare pienamente con l’AIEA senza ulteriori ritardi". All’Iran si chiede inoltre un atteggiamento costruttivo e responsabile nella regione, in particolare nel processo di pace nel Medio Oriente e nella stabilizzazione dell'Iraq e dell'Afghanistan. E riguardo al conflitto israelo-palestinese gli esponenti degli otto Paesi più industrializzati del mondo hanno esortato le parti a congelare gli insediamenti nei territori e ad "arrestare tutti gli atti di violenza" che minano il processo di pace. Sul fronte libanese si sono invece apprezzati gli sviluppi che hanno portato all’elezione del presidente della repubblica Suleiman. Nella conferenza stampa di chiusura gli otto si sono poi soffermati su quanto sta accadendo nello Zimbabwe, sottolineando come ''non ci siano le condizioni giuste per le elezioni oggi''. Infine, è stato intimato alla giunta militare del Myanmar di rilasciare tutti i prigionieri politici, a cominciare dalla leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi, e di revocare le restrizioni imposte alle operazioni di soccorso al ciclone Nargis.







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