2008-06-24 13:45:18

NICARAGUA/GERMANIA Per la Stasi la persecuzione sandinista della Chiesa fu un errore


MANAGUA, 23giu08. - Gli archivi della Stasi, la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania Est (DDR), hanno riconosciuto che la persecuzione della Chiesa in Nicaragua fu “un grande errore” del regime sandinista. Il quotidiano di Managua La Prensa ha chiesto ed ottenuto l’accesso agli archivi di Berlino e ha pubblicato nei giorni scorsi un ampio documentario sulla persecuzione messa in atto dal regime sandinista durante gli anni Ottanta ai danni della Chiesa, in virtù della “sistematica applicazione dei sistemi già sperimentati da Cuba e della presenza di decine di agenti infiltrati”. Il giornale riporta, nello specifico, l’esperienza di un rappresentante della Stasi a Managua il quale ha confermato che: “Gli errori commessi hanno avuto gravi conseguenze. Il caso più noto è quello di don Bismarck Carballo, allora direttore di Radio Cattolica e uno dei principali oppositori del regime”. Era l’11 agosto del 1982 quando il sacerdote, parroco di San Miguel, fu invitato a pranzo da una delle fedeli della sua parrocchia. Al suo arrivo trovò un uomo che lo minacciò con le armi e lo costrinse a spogliarsi. Nello stesso momento fecero irruzione nella casa gli agenti della polizia sandinista che obbligarono don Carballo ad uscire in strada nudo dove, ad attenderlo, c’era un gruppo di sostenitori e di giornalisti filo- regime pronti a fotografarlo. Nel 2004 sappiamo come è andata: il leader dei sandinisti, Daniel Ortega, ha chiesto perdono a Carballo. L’accanimento nasceva dal fatto che gli allora governanti del Nicaragua erano convinti che la Chiesa venisse finanziata dalla Cia per osteggiare il regime. Secondo i documenti dell’ archivio della Stasi, l’obiettivo era quello di colpire direttamente i leader della Conferenza episcopale e, in particolare, i più stretti collaboratori del card. Miguel Obando, al tempo arcivescovo di Managua.
(Aci – DIONISI)









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