2008-06-21 15:45:57

L’aumento dei prezzi dei generi alimentari è per il Jesuit Refugee Service uno tsunami silenzioso


Oltre 100 milioni di persone, tra cui numerosi rifugiati, sono a rischio povertà per il vertiginoso aumento dei prezzi dei generi alimentari. Lo denuncia in una nota, pubblicata dall’agenzia Zenit, il Jesuit Refugee Service (JRS) che definisce il rincaro uno “tsunami silenzioso”. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si è svolta ieri, il JRS ha lanciato un appello affinché i governi di tutto il mondo si attivino per “aumentare gli aiuti umanitari alle popolazioni che si trovano in situazioni di vulnerabilità” e per “adottare misure intese ad accrescere la produzione di generi alimentari nei Paesi in via di sviluppo”. Il JRS ha ricordato loro il dovere di proteggere i rifugiati, invitandoli a prendere “le opportune iniziative volte a far sì che gli sfollati si rendano autosufficienti”. Quest’ultimi soprattutto, essendo costretti ad una libertà limitata, non possono nemmeno coltivare un po’ di terra e così “per la loro sopravvivenza sono totalmente dipendenti dagli aiuti umanitari”. A causa dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari, molti hanno cercato lavoro al di fuori dei campi, rischiando l’arresto e il rimpatrio. Gli aiuti, ricorda ancora il JRS, sono necessari anche per prevenire nuove ondate di sfollamento. Molti di coloro che vivono in condizioni di estrema povertà sono, infatti, costretti a scappare dai rispettivi Paesi dalle condizioni di instabilità politica determinate dalla scarsità di cibo. (B.C.)







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