2008-06-21 15:09:57

La Chiesa ricorda oggi San Luigi Gonzaga, patrono della gioventù cattolica


Proclamato Santo e protettore degli studenti da Benedetto XIII nel 1726, duecento anni dopo Pio XI lo ha dichiarato patrono della gioventù cattolica. Parliamo di San Luigi Gonzaga, di cui la Chiesa fa oggi memoria. Giovane brillante, di nobile famiglia, preferì consacrarsi a Dio nella Compagnia di Gesù anziché vivere di onori e della ricca eredità che gli spettava. Volle dedicarsi ai più poveri e ai malati e per questo morì contagiato da un appestato che aveva soccorso. Il servizio di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

Aveva 17 anni quando maturò la decisione di farsi gesuita e cominciò il noviziato a Roma, dove studiò teologia e filosofia. Giovane brillante, ricco di sensibilità e forza è vissuto in quel secolo – il XVI – segnato dalla riforma protestante di Lutero e Calvino. Il giovane Luigi dona la propria esistenza agli altri, immolando la sua giovinezza – ha detto Giovanni Paolo II – in un servizio eroico di carità fraterna. Affianca Camillo de Lellis e soccorre i malati infettivi. La sua salute si fa labile e per questo si dedicherà solo ai casi non contagiosi. Ma incontrando per strada un appestato volle caricaselo in spalla per portarlo in ospedale. Pochi giorni dopo morì, all’età di soli 23 anni. Il suo corpo è tumulato nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma. “Non riesco a capacitarmi – scrisse alla madre – come il Signore guardi alla mia piccola e breve fatica … e dal cielo mi inviti a quella felicità che io fino ad ora ho cercato con negligenza e offra a me, che assai poche lacrime ho sparso per esso, quel tesoro che é il coronamento di grandi fatiche e pianto”. Ma cosa caratterizza la personalità di San Luigi Gonzaga? Ci risponde padre Paolo Molinari, postulatore delle cause dei Santi della Compagnia di Gesù:

 
R. – Luigi Gonzaga era cresciuto in quel mondo fatuo in cui la vanità e gli intrighi erano per molti i criteri dominanti, in una società spesso gaudente e corrotta. Proprio a questa si ribella consapevolmente. A poco a poco, Luigi diviene più insofferente rispetto a questo mondo futile e reagisce ad esso. Luigi scelse piuttosto di essere considerato “pazzo per Cristo” anziché saggio e prudente nel mondo.

 
D. – Perché Luigi Gonzaga è patrono della gioventù cattolica?

 
R. – Basta considerare la ripetuta e calda raccomandazione che l’attuale Pontefice ha più volte fatto ai giovani cattolici di sviluppare un’autentica amicizia personale con Cristo, per capire perché i suoi predecessori nel Pontificato abbiano spesso additato San Luigi Gonzaga come esempio ai giovani. Pio XI, poi, nel secondo centenario della canonizzazione, quindi nel 1926, lo ha riconfermato patrono della gioventù, auspicando che i giovani capiscano che essere cristiani significa vivere un rapporto di vera amicizia con Cristo.

 
D. – Come si è diffuso il culto alla sua figura di Santo?

 
R. – La figura di Luigi Gonzaga era ben nota ai suoi tempi nelle varie parti dell’Europa in cui aveva vissuto, a motivo della nobiltà della sua famiglia e dei rapporti che questa aveva con le grandi corti reali di allora. La gente ammirava in lui lo spirito genuinamente cristiano, con cui egli si comportava: quello spirito, appunto, che lo indusse ad abbandonare tutto ciò che invece tanta gente affannosamente ricerca come gli onori e la ricchezza. Luigi scelse di vivere in unione con Cristo. Quindi, una scelta di amore per il prossimo, specie per i più abbandonati, cosa – questa – che lo portò, poi, per esaurimento fisico alla morte.







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