2008-06-21 14:47:51

Al Congresso eucaristico internazionale le riflessioni di Jean Vanier e dei cardinali Dziwisz e Hummes. Domani l'omelia di chiusura in videoconferenza di Benedetto XVI


Saranno le parole di Benedetto XVI a suggellare domani il 49.mo Congresso eucaristico internazionale di Québec, in Canada. Il Papa terrà l’omelia in videoconferenza da Roma della Messa Statio Orbis, che sarà celebrata nelle “Plaine d’Abraham” della metropoli canadese. Molte le personalità ecclesiali intervenute in questi giorni per offrire alle migliaia di persone che hanno partecipato al Congresso una riflessione ispirata al tema principale “L’Eucaristia, dono di Dio per la vita del mondo”. Ce ne parla Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Un bambino di Parigi, affetto da handicap mentale, riceve la Prima Comunione. Alla fine della Messa, suo zio, il padrino, rivolgendosi alla madre commenta: “Che bella liturgia! Com’è triste che non abbia capito nulla”. Il bambino sente queste parole e con le lacrime agli occhi si volta verso la madre: “Non preoccuparti, mamma, Gesù mi ama per come sono”. Ha commosso i presenti con questo racconto di vita vissuta il fondatore della comunità dell’Arca, Jean Vanier, un’esistenza spesa per l’accoglienza dei diversamente abili in tutto il mondo. “Questo bambino aveva una saggezza alla quale lo zio non era ancora arrivato: l'Eucaristia è il dono di Dio per eccellenza”, ha osservato Jean Vanier, che ha definito quel ragazzino di Parigi un “testimone del fatto che la persona con handicap, a volte grave, trova vita, forza e consolazione 'in e attraverso' la comunione eucaristica”. Il fondatore dell’Arca ha poi auspicato che il Congresso eucaristico internazionale aiuti a far riscoprire il “dono dell'amicizia di Gesù nella sua presenza reale nell'Eucaristia” e sproni tutti a vivere “una presenza reale accanto alle persone deboli e rifiutate”.

 
Sull’aspetto dell’Eucaristia come “memoriale”, ricordo del sacrificio di Gesù si è soffermato l’arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, uno dei 50 cardinali e degli oltre 100 presuli presenti al Congresso di Québec. “'Io commemoro, io ricordo, in modo eucaristico' significa che non sono in qualsiasi luogo, ma nel centro della Chiesa, nel cuore dell'uomo e nel cuore di Dio stesso”, ha affermato il cardinale Dziwisz, che ha messo in guardia i credenti dal vivere come “meri spettatori” la vicenda salvifica del Calvario. “'Io ricordo' - ha osservato - significa che anch'io faccio presente questo mistero qui, dove sono” e dunque “ho un'immagine e una testimonianza viva della morte e resurrezione di nostro Signore”. Saremmo “ingrati nei confronti dell'Eucaristia - ha proseguito il porporato - se la limitassimo agli altari di tutto il mondo”. Ed ha invitato i cristiani ad entrare nel mistero: “Rimanere al confine dell'oceano - ha concluso - significa dire di fatto che non c'è niente di nuovo al di là dell'orizzonte. Credere che l'Eucaristia sia un mistero è non stancarsi mai di conoscere il transito pasquale di nostro Signore in modo più profondo”.

 
Sui risultati di questo Congresso eucaristico, giunto in diirttura d'arrivo, si sofferma il cardinale Claudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero, intervistato dalla nostra invita a Québec, Viktoria Somogyj:RealAudioMP3

R. – Il Congresso eucaristico internazionale ovviamente ha sempre un effetto molto forte, perchè conferma nella fede, una fede concreta, una fede calda, del cuore. E’ sempre il primo grande risultato, che noi non vediamo e non si può misurare, ma che è sempre là. La società, vedendo tutto questo, si pone di nuovo le grandi questioni. Alle volte si pensa che la società sia totalmente indifferente, ma no, la gente comincia a pensare: "perchè tante persone credono, perchè sono gioiose, perchè pregano, perchè si riuniscono?" Questo mette in testa a tanta gente, che forse si era allontanata dalla fede, dalla pratica della fede, o non ce l’aveva più, di nuovo queste domande. Io dico sempre che questo, per esempio, è il grande risultato dell’attuale lavoro di Papa Benedetto XVI. Tanta gente, anche del mondo intellettuale, pensava forse che certe questioni religiose fossero ormai una cosa del passato, e invece adesso vedono che così non è e si pongono di nuovo le grandi questioni. E il Papa ogni tanto ritorna sulla questione che la fede ha una razionalità, che Dio è la grande spiegazione di tutto, e che Lui è la Luce, è il Logos, l’unico che può dare ragione alle cose e che questa ragione profonda che spiega tutte le cose è l’Amore. Qui, abbiamo di nuovo la questione che l’Eucaristia è profondamente un mistero di amore, un mistero di amore che riunisce le persone, come una grande famiglia di Dio, come una famiglia, come dei fratelli che si riuniscono attorno ad un tavolo. E, quindi, è fermento dell’unità dell’umanità. E il grande sogno dell’umanità è quello di diventare una grande famiglia, capace di sedersi ad un tavolo come fanno i fratelli, come fa una famiglia. Io credo che il Congresso eucaristico abbia soprattutto questo grande effetto. Poi credo che qui in Canada, ma anche in tutto il mondo, questo sarà una spinta per la missione, la spinta di andare di nuovo e non solo aspettare che la gente venga, non solo attendere. Molte volte le nostre strutture pastorali accolgono coloro che vengono, ma adesso sempre di più siamo spinti, ed invitati dal Papa, anche dal Papa precedente e dalla Chiesa, ad essere capaci di alzarci ed andare, cercare la gente là dove la gente vive, soprattutto i nostri battezzati, che noi abbiamo battezzato, ma che mai abbiamo condotto al tavolo del Signore. Non li abbiamo seguiti e non siamo stati capaci di evangelizzarli sufficientemente. Sono stati battezzati, con il diritto di essere evangelizzati da noi, e noi non siamo stati capaci di farlo per tanti motivi storici, concreti. Oggi, però, c’è di nuovo questa spinta. Dobbiamo alzarci e la comunità locale deve essere capace di organizzarsi e partire dalla Mensa eucaristica per la missione, per raggiungere di nuovo la gente nelle case, nelle famiglie, dove lavorano, a tutti i livelli delle istituzioni della vita sociale. L’Eucaristia è una grande forza di missione.







All the contents on this site are copyrighted ©.