Il cardinale Martino apre un Seminario sulla politica: "i diritti individualisticamente
rivendicati corrodono la democrazia"
Conservare e promuovere nella coscienza comune il senso della trascendente dignità
della persona umana è il primo, essenziale contributo che la Chiesa offre alla comunità
politica. Lo ha affermato il presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia
e della Pace, cardinale Renato Martino, dando il via stamani in Vaticano, nella sede
del dicastero, ad un Seminario internazionale su: “La politica, forma esigente di
carità”. Il servizio di Paolo Scappucci:
Rivolto agli
oltre sessanta esperti politologi, studiosi e personalità impegnate nel sociale partecipanti
all’assise, il porporato ha rilevato che “nel messaggio di Cristo annunciato dalla
Chiesa la comunità umana può trovare la forza per amare il prossimo come un altro
se stesso, per combattere tutto ciò che è contro la vita, per ammettere la fondamentale
uguaglianza di tutti, per lottare contro ogni forma di discriminazione, per superare
un’etica puramente individualistica.
Sul tema della laicità, talvolta intesa
come esclusione della religione dalla vita pubblica, il presidente di Giustizia e
Pace ha espresso la convinzione che il cattolicesimo non potrà mai rinunciare ad un
ruolo pubblico della fede, distinguendo tuttavia quanto i fedeli operano a nome proprio
e quello che compiono a nome della Chiesa insieme ai loro pastori. Se la politica
- ha detto - pretende di agire come se Dio non ci fosse, alla fine si inaridisce e
perde la consapevolezza stessa della intangibile dignità umana.
Quanto all’argomento
del pluralismo democratico e dei valori indisponibili, altro punto caldo della discussione
nel Seminario, il presidente di Giustizia e Pace ha ribadito che “i diritti individualisticamente
ed egoisticamente rivendicati, al di fuori di un quadro di verità, solidarietà e responsabilità,
corrodono la stessa democrazia ed introducono elementi di frammentazione e contrapposizione”.
In
un tempo come l’attuale, contrassegnato da diffusi atteggiamenti di antipolitica,
il cardinale Martino ha riaffermato che una vera democrazia ha bisogno di un supplemento
di anima: il valore incondizionato della persona umana, aperta agli altri e a Dio,
nella verità e nel bene.