2008-06-19 15:02:20

In Romania l'abbraccio tra la madre della donna che uccise Frère Roger e il priore della comunità ecumenica


“Per continuare il gesto di perdono che abbiamo voluto vivere fin da quando Frère Roger è stato ucciso”. Così un membro della comunità di Taizè ha raccontato l’incontro e l’abbraccio tra la madre della donna che tre anni fa tolse la vita al religioso e l’attuale priore Frère Alois. Un omicidio che colpì il mondo intero. Ogni vero perdono risveglia il fondo del cuore umano, quel fondo che è fatto per la bontà. Così scriveva un compagno di Frère Roger all’indomani della sua morte avvenuta il 16 agosto di tre anni fa durante la preghiera serale per mano di una donna squilibrata. Perdono è la parola che più volte è risuonata durante i suoi funerali, ai quali hanno partecipato oltre 12 mila persone. Ed è il perdono che Frère Alois, il successore di Frère Roger, invocò in quell’occasione per Lumitina Solcan, la 36enne romena affetta da turbe psichiche che con due pugnalate tolse la vita al fondatore di Taizè. Un perdono donato e concesso ma anche richiesto dalla famiglia della donna, di fede cattolica e rito orientale molto attiva nella parrocchia di Iasi. Alla mamma di Lumitina ha pensato Frère Alois quando, durante il “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra” che si svolge ogni anno dal 1978, si è recato a maggio in Romania. Accolto dal vescovo di Iasi, mons. Petru Gherghel, Frère Alois ha bussato alla porta della casa della signora anziana e malata. Hanno parlato e pregato insieme e lei ha raccontato della sua difficoltà di comprendere il gesto della figlia che ad oggi non ha ancora ammesso le sue responsabilità. “Tutti noi siamo vittime di questa tragedia” ha detto un fratello del priore di Taizè. Ancora la parola perdono è stata evocata nella veglia di preghiera a Iasi, Frère Alois, ha ripetuto quanto già detto ai funerali di Frère Roger: “Dio di bontà; noi confidiamo nel tuo perdono per Lumitina Solcan… con il Cristo in croce ti diciamo Padre perdonala perché non sapeva quello che faceva”. (A cura di Benedetta Capelli) RealAudioMP3







All the contents on this site are copyrighted ©.