2008-06-18 20:05:21

PORTOGALLO Inedita e fondamentale iniziativa della Chiesa per i propri beni culturali


LISBONA, 18giu08 - La conservazione e la promozione dei beni culturali della Chiesa in Portogallo sono il tema di un inedito incontro a Lisbona di esperti portoghesi e spagnoli. L'incontro è iniziato oggi e si chiuderà domani con la partecipazione, tra gli altri, del cardinale José de la Cruz Policarpo, Patriarca di Lisbona, di mons. Gianfranco Ravasi, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, e del Ministro della Cultura del Portogallo, José António Pinto Ribeiro. Vi partecipano anche i delegati delle diocesi portoghesi, i responsabili di varie istituzioni ecclesiali che hanno responsabilità nel settore del patrimonio culturale, i rappresentanti della Conferenza Episcopale Portoghese negli organi consultivi del Ministero della Cultura e i delegati della stessa Conferenza nella Commissione Bilaterale Stato-Chiesa per il Patrimonio Culturale, istituita dal Concordato tra la Santa Sede e lo Stato portoghese. Come esperto è presente il Direttore del Segretariato della Commissione Episcopale Spagnola del Patrimonio Culturale, Manuel Iñiguez Ruiz de Clavijo.
L'incontro è stato promosso dalla Commissione episcopale portoghese per la Cultura, i Beni Culturali e le Comunicazioni Sociali, presieduta dal vescovo di Porto, mons. Manuel Clemente. Il suo obiettivo principale, come ha spiegato all'agenzia Ecclesia, il direttore del Segretariato, João Soalheiro, è “valutare i successi nell'area del Patrimonio Culturale nel corso degli ultimi anni” e “disegnare strategie di azione futura”.
Il patrimonio custodito dalla Chiesa portoghese è immenso, sia a livello materiale che immateriale e sia artistico che documentario, ha spiegato Soalheiro. Per questo, tra le varie necessità si è deciso di dare priorità all'archivistica, così che si possa mettere il prima possibile a disposizione del pubblico il bagaglio storico e documentale della Chiesa cattolica in Portogallo. “In base alle ricerche che abbiamo compiuto - ha osservato Soalheiro -, la Chiesa cattolica potrebbe mettere presto a disposizione del pubblico una rete di archivi storici la cui lunghezza su carta viene calcolata in più di 500 chilometri (...) La Chiesa sa che i suoi fondi di documentazione sono validi e rilevanti – aggiunge –. Non solo per la memoria del cristianesimo in Portogallo, ma per la società portoghese in generale. Attualmente le fonti sono disseminate tra le varie istituzioni ecclesiali, e per questo non c'è una visibilità o una memoria fotografica che traduca l'impatto di questa documentazione". Il problema principale, oltre alla qualifica professionale, è la mancanza di risorse per svolgere questo compito. “In questo momento, nessuna Diocesi è nelle condizioni finanziarie di intervenire sul suo patrimonio con la qualità e la qualifica adeguate, ma non è una situazione che riguarda solo la Chiesa cattolica, perché in questo momento anche lo Stato portoghese ha grandi difficoltà nel finanziare gli interventi nell'area del Patrimonio Culturale”. “L'obiettivo fondamentale della Chiesa cattolica, nell'area del patrimonio - conclude l'esperto -, è servire la società portoghese. E farlo alla luce della sua missione evangelica. La Chiesa ha avuto sempre una consapevolezza molto nitida della bellezza del Vangelo e della capacità creatrice che le generazioni sono riuscite a dimostrare nel corso dei tempi”.
(Ecclesia, Zenit-MANCINI)








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