Anteprima del musical “Maria di Nazareth. Una storia che continua” scritto da Stelvio
Cipriani
Avvicinare la figura della Vergine al nostro tempo, umanizzandola e mettendo in luce
la sua storia di umile donna ebrea. Questa l’intenzione degli autori di “Maria Di
Nazareth. Una storia che continua”, un musical moderno e leggero riscattato dalla
partitura del compositore Stelvio Cipriani, che non rinuncia ad un impianto lirico-sinfonico.
Così il maestro: “Ho voluto inserire questo musical in un contesto più classico-romantico,
in una parola “spirituale”, proponendomi di fare una ricerca anche come credente,
che fa della sua fede la quotidianità. Dunque predomina la tematica romantica, ma
ho ripercorso anche l’ambientazione araba della Gerusalemme di 2.000 anni fa”. Lo
spettacolo ruota tutto intorno al personaggio di Maria e alla voce sopranile di Alma
Manera. Spiega ancora Cipriani: “Conosco Alma Manera e ho studiato fino in fondo le
sue capacità espressive, l’estensione, per poi scrivere i temi della Madonna in base
alla sua tessitura vocale: temi lirici, classici, ma attuali – non moderni, però”.
Assieme alla musica, è la coreografia l’altra punta di forza dello spettacolo, con
la supervisione di Luciano Cannito, mentre la scenografia, in modo inconsueto per
l’Aula Paolo VI, nasconde dietro fondali dipinti la monumentale scultura bronzea di
Pericle Fazzini, e riduce lo spazio scenico a dimensioni teatrali. Prima parte imperniata
sull’Annunciazione, con qualche incongruenza rispetto alla narrazione evangelica –
la presenza di Barabba, l’angelo e il diavolo contrapposti – che attinge a fonti apocrife
e al linguaggio televisivo; la seconda ha concentrato gli altri eventi, fino alla
morte e Resurrezione di Gesù, presenti nella nuova Eucaristia. (A cura di Arianna
Voto)