Presentate in conferenza stampa in Vaticano due iniziative dedicate al 50.mo anniversario
della morte di Pio XII, tra cui una mostra fotografica che sarà inaugurata in ottobre
La Chiesa universale si appresta a commemorare il cinquantesimo anniversario della
morte del Servo di Dio Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, scomparso il 9 ottobre
del 1958. Due importanti iniziative - progettate dal Pontificio Comitato di Scienze
storiche - segneranno questa ricorrenza: un Convegno, organizzato dalle Pontificie
Università Laterananse e Gregoriana, dal 6 all’8 novembre prossimo ed una Mostra fotografica
e documentaria, che verrà allestita in Vaticano nel Braccio di Carlo Magno, dal 21
ottobre 2008 al 6 gennaio 2009. Stamane, nella Sala stampa della Santa Sede, la presentazione
delle manifestazioni celebrative. Il servizio di Roberta Gisotti:
Un magistero
quello di Pio XII che si è distinto - ha sottolineato mons. Walter Brandmüller,
presidente del Pontificio Comitato delle Scienze storiche - “sia per l’ampiezza e
l’attualità tematica, che per la profondità del pensiero teologico”. Da qui, l’importanza
di un Convegno dedicato al suo Magistero:
“Visto
che la storiografia descrive ed interpreta i Papi ed i Pontificati troppo spesso in
chiave piuttosto politica è nostra intenzione mettere in evidenza la vera dimensione
del ministero petrino, che per sua natura non può essere altro che quella del Sommo
Pastore, cioè l’annuncio della verità del Vangelo di Cristo e la guida spirituale
della Chiesa”. L’insegnamento di Pio XII “profondo e lungimirante”
- ha aggiunto il Rettore della Pontificia Università Lateranense, mons.
Rino Fisichella - si riscontra “nelle 43 Encicliche del suo Pontificato
e nei numerosissimi discorsi con i quali affrontò i temi più controversi all’epoca”.
“E’ un fatto incontrovertibile: nella vita di Pio XII vengono
a confluire diverse situazioni storiche di carattere rilevante. Si pensi alle due
guerre mondiali, al genocidio degli ebrei, all’occupazione comunista di diverse nazioni
cristiane, alla “Guerra fredda”, alle nuove conquiste delle scienze, alle innovazioni
di alcune scuole teologiche e l’elenco sarebbe lungo. Molti aspetti sono già stati
studiati e la letteratura è sotto gli occhi di tutti. Ciò che resta, che ci è parso
che restasse per molti versi ancora sconosciuto è l’influsso che Pio XII ha svolto
sul Concilio Vaticano II”. Per questo - ha spiegato padre Gianfranco
Ghirlanda, rettore della Pontificia Università Gregoriana - i lavori del Congresso
saranno impostati in modo “dialogico” tra i testi di Pio XII e i testi del Vaticano
II.
Per quanto riguarda la Mostra “Pio XII: l’uomo
e il suo pontificato” - ha anticipato il dott. Giovanni Morello, presidente della
Fondazione per i Beni e le Attività artistiche della Chiesa - questa seguirà l’iter
biografico di Papa Pacelli attraverso immagini - molte inedite - documenti, oggetti
personali, doni e vesti, che ricostruiranno la giovinezza, la formazione nei Pontifici
Atenei romani, l’apprendistato alla Segreteria di Stato per la carriera diplomatica,
la missione a Monaco e poi Berlino in Germania, quindi il ritorno in Vaticano e l’elezione
al soglio pontificio, fino alla morte. Da qui l’auspicio finale di mons.
Walter Brandmüller:
“E’ nostra speranza
che questa solenne commemorazione di un così grande Papa possa offrire lo spunto per
ulteriori ricerche approfondite, scevre da pregiudizi sul suo operato passato e soprattutto
sulla documentazione conservata sugli Archivi Vaticani”.