“La Bibbia giorno e notte”: una settimana di letture no stop, a ottobre, nella Basilica
di Santa Croce in Gerusalemme
Sarà intitolata “La Bibbia giorno e notte” la manifestazione organizzata in ottobre
a Roma in occasione del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio. Per una settimana,
nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, 24 ore su 24 si potranno ascoltare passi
scelti dalla Genesi all’Apocalisse, per un totale di mille brani. La manifestazione
sarà inaugurata dal Santo Padre che leggerà la prima pagina della Genesi. Ad annunciare
l’evento all'agenzia Sir è mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio
della cultura, che sottolinea il valore positivo di iniziative come questa: “Sono
pur sempre un tentativo per riportare a livello popolare un testo che troppo spesso
è stato considerato o remoto o sacrale e quindi poco pronto ad entrare nella piazza,
in casa, nella quotidianità. Bisogna far sì che il testo biblico entri quasi come
un’eco nell’interno dell’orecchio e della mente”. In realtà “La Bibbia giorno e notte”
non è l’unica iniziativa del genere: a Vicenza si è appena conclusa la quarta edizione
di “Dimorare nelle Scritture” e molte sono le esperienze di traduzione teatrale del
testo biblico, come quelle operate dal progetto Jobel Teatro che è appena andato in
scena al Teatro Argentina di Roma con un lavoro proprio sulla Genesi. “L’interesse
per la Bibbia è indiscutibile – ha dichiarato il presidente del dicastero vaticano
al Sir rispondendo a una domanda sui modi possibili di avvicinare la Parola di Dio
alla gente comune - la partecipazione alle conferenze, il desiderio di ascoltare e
di riprendere in mano il testo biblico, il successo delle iniziative come quella di
Vicenza sono in questo senso emblematiche. Detto questo, però, bisogna anche dire
che le strade da percorrere sono molte. C’è ancora tanto cammino da fare. Ho l’impressione
che questo interesse scocchi quando c’è una figura che sappia accompagnare queste
iniziative, o quando viene promosso un evento, mentre questo interesse dovrebbe essere
quotidiano”. (R.B.)