Rapporto Censis\UCSI sulla comunicazione: i giovani tornano a leggere
I ragazzi italiani utilizzano sempre di più i mezzi di comunicazione di massa. E'
quanto rilevano Censis ed UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) nel loro settimo
rapporto sulla comunicazione, presentato oggi a Roma. il rapporto delinea una realtà
fortemente in evoluzione e che, a sorpresa, vede un ritorno dei libri. Alessandro
Guarasci:
Cresce
l'uso di internet, domina il telefono cellulare e, a sorpresa, anche i libri hanno
un posto importante nei consumi mediatici dei giovani italiani. È questa la fotografia
che emerge dal settimo rapporto di Censis ed UCSI sulla comunicazione, dal
titolo “L’evoluzione delle diete mediatiche giovanili in Italia e in Europa”, presentato
oggi a Roma. A stupire non è tanto che il cellulare sia usato praticamente da tutti
i giovani - in pratica, il 100 per cento – quanto constatare il dato sulla fruizione
dei vecchi supporti cartacei. Il 74,1 per cento dei giovani legge almeno un libro
l’anno e il 62 più di tre libri. Oltre il 77 per cento dei giovani, inoltre, legge
un quotidiano una o due volte la settimana, mentre quasi il 60 per cento legge almeno
tre giornali la settimana. I periodici hanno un’utenza complessiva pari quasi al 50
per cento dei ragazzi. Si registra poi la flessione nell’uso della televisione tradizionale
ampiamente compensata dall’incremento, conosciuto in questi anni, dalla tv via satellite.
Sentiamo il direttore del Censis, Giuseppe Roma:
“Vogliamo
mezzi di informazione più obiettivi, meno legati alla politica, vogliamo una televisione
che si frammenta in tante televisioni per poterla utilizzare al meglio. C’è un grande
incremento della radio e anche della lettura dei libri. Il libro è quello che ha fatto
il balzo in avanti più significativo dal 2006 al 2007. Una medialità che non è più
orale ma anche scritta e, quindi, più riflessiva. Credo sia la cifra di quest’anno”.
Per
quanto riguarda un confronto sulla lettura a livello europeo, i ragazzi spagnoli e
francesi non solo usano meno Internet, ma leggono anche meno libri dei coetanei europei:
almeno tre libri all'anno per il 43,3% degli spagnoli e il 48,1% dei francesi, rispetto
al 60,7% dei tedeschi, al 62,1% degli italiani e al 64,5% dei britannici.