Rilanciata la campagna “Cartellino rosso alla prostituzione coatta” in vista degli
Europei di calcio
Marcia di avvicinamento ai campionati europei di calcio che si svolgono in Austria
e Svizzera. Per l’occasione, la commissione dei diritti delle donne del parlamento
europeo, presieduta dall’eurodeputata slovacca Anna Zaborska, ha presentato un’interrogazione
per ricordare il dramma della prostituzione forzata e la tratta delle donne, fenomeni
definiti “forme di violenza inaccettabili”. Un appello a vigilare era già stato lanciato
in occasione dei mondiali di Germania 2006 e anche stavolta non si vuole sottovalutare
il problema. Come riporta l’agenzia Sir, nessuno intendere lanciare accuse ai due
Paesi ma “si tratta di difendere delle persone che subiranno violenza e sfruttamento”.
Non ci sono dati precisi ma, secondo le associazioni che si occupano del fenomeno,
saranno migliaia le ragazze, soprattutto dell’est europeo, avviate alla prostituzione
nelle città che ospiteranno le partite di calcio. L’Unione Europea ha uno specifico
“piano d’azione comunitario” per contrastare il problema ma sia la Zaborska, che le
sue colleghe: l’austriaca Christa Prets e la tedesca Lissy Groner, hanno chiesto
a Bruxelles iniziative specifiche per sensibilizzare i cittadini e per “incoraggiare
la cooperazione transfrontaliera di polizia”. Le europarlamentari Zaborska, Prets
e Groner hanno rilanciato inoltre la campagna “Cartellino rosso alla prostituzione
coatta”, avviata nel 2006 e definita “un grande successo”, avendo fornito “un contributo
positivo alla riduzione sia della tratta di donne, sia della prostituzione coatta
durante i campionati” di calcio che si erano svolti in Germania. (B.C.)