Mons. Sarraf: le violenze contro i copti in Egitto non hanno moventi religiosi
“Le recenti violenze ai danni di cristiani copti, per quello che sappiamo, non sono
riconducibili a motivi confessionali o religiosi ma sono degli episodi di criminalità
ordinaria”. Mons. Giuseppe Sarraf, vescovo del Cairo dei caldei, getta acqua sul fuoco
delle polemiche, sorte dopo che nei giorni scorsi un orafo cristiano al Cairo è stato
ucciso con tre commessi nel suo negozio, un altro orafo ad Alessandria ferito e rapinato
e tre monaci del monastero di Deir Abu Fana malmenati da alcuni vicini per una controversia
legata alla costruzione di un muro del monastero. “Non ci sono prove che possano far
pensare ad una violenza religiosa – dice al Sir il vescovo – anche se non si conoscono
ancora i motivi di questi atti esecrabili. Ad Alessandria, tuttavia, hanno già arrestato
gli autori della rapina. La vicinanza temporale di questi fatti ha fatto pensare a
ragioni confessionali”. “Va detto – aggiunge il vescovo – che le relazioni tra cristiani
e musulmani in Egitto sono cordiali. Il governo egiziano vigila per evitare l’infiltrazione
nel Paese di elementi estremisti che potrebbero manipolare gli strati più deboli e
poveri della popolazione innescando pericolosi conflitti interni difficili poi da
sradicare. Infiltrazioni ci sono, inutile negarlo, ma il controllo è continuo e anche
noi dobbiamo vigilare”. (A.M.)