Inghilterra: il cardinale O'Connor inaugura la "Big Hope Conference" di Liverpool
“Integrità, complessità e bene comune”: sono state queste le linee-guida del discorso
con cui il card. Cormac Murphy O’Connor, presidente della Conferenza episcopale di
Inghilterra e Galles, ha inaugurato ieri la “Big Hope Conference” di Liverpool. L’evento
– un vero e proprio congresso mondiale di giovani di ogni fede e cultura – è in programma
fino all’11 giugno e rientra nell’ambito delle celebrazioni per la città di Liverpool,
quest’anno designata “Capitale europea della cultura”. Nel suo discorso, tenutosi
nella Cattedrale del Cristo Re, il card. O’Connor ha sottolineato l’importanza della
comunità, del dialogo e della vita spirituale per ogni persona, definendoli “esperienze
cruciali per la crescita dell’umanità”. Partendo dal concetto di ‘comunità’, il porporato
ha ribadito che “i giovani hanno bisogno di sapere che sono amati, che qualcuno presta
loro attenzione. Nella comunità, essi possono scoprire un luogo di salvezza, di perdono,
insieme all’opportunità di un nuovo inizio”. Parlando poi del dialogo, il presidente
della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha sottolineato l’importanza della
tolleranza: “Se noi viviamo cercando la vera speranza nelle società democratiche pluralistiche
– ha detto – dobbiamo allora riconoscere che non tutte le persone condividono i nostri
punti di vista o le nostre più profonde convinzioni”. Ciò non significa, però ‘relativismo’,
ha continuato il porporato, perché “noi possiamo riconoscere le differenze fra le
persone, senza dire che ciò che differenzia noi sia privo di importanza. E questo
accade perché noi abbiamo bisogno, nella nostra società, dello spazio per un giusto
dialogo, in cui a nessuno sia impedito di esprimere le proprie convinzioni semplicemente
per adeguarsi all’idea di ‘politically correct’ che qualcuno ha”. Secondo il porporato,
invece, “il vero dialogo rispetta l’integrità di ciascuno. Le persone veramente forti
non temono i punti di vista degli altri, ma permettono a gente con idee radicalmente
diverse di parlare liberamente. Anzi: sono felici di ascoltare cosa gli altri hanno
da dire”. Infine, parlando della necessità di una vita spirituale, in particolare
per i giovani, il card. O’Connor ha citato la Regola benedettina del silenzio: “Non
è facile per i giovani restare in silenzio – ha detto – in un mondo bombardato da
rumori e da immagini in continuo cambiamento”. Di fronte al sovraccarico di informazioni,
ha aggiunto, si può restare in equilibrio decidendo cosa deve essere ignorato e cosa
va, invece, preso in considerazione: “In questo modo – ha concluso il card. O’Connor
– il silenzio diventa una disciplina. Non è facile da imparare, ma da esso si può
ottenere un aiuto per discernere ciò che ha senso da ciò che non lo ha, il bene dal
male, cosa è superfluo e cosa è veritiero”. (I.P.)