E' iniziata la settimana di preghiera per una pace giusta in Terra Santa
“E’ tempo che palestinesi e israeliani partecipino ad una pace equa, è tempo di porre
fine a 60 anni di conflitto, di liberarsi dell’occupazione, di godere di uguali diritti,
di guarire gli animi feriti”: è quanto si legge nel messaggio della Settimana di azione
comune per una pace giusta nei Territori palestinesi e in Israele, organizzata da
oggi al 10 giugno, dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) in occasione del 60°
anniversario della divisione dei Territori, nonché della nascita dello Stato d’Israele
e dei 41 anni dell’occupazione israeliana di Gerusalemme Est, Cisgiordania e Gaza.
Il messaggio chiede anche uguali diritti per entrambe le parti in conflitto e la fine
della discriminazione, della segregazione e di tutte le restrizioni sul movimento
delle persone. L'iniziativa ecumenica che parte da Gerusalemme sul tema: “E' questo
il tempo”, vede impegnati protestanti, cattolici e ortodossi di oltre 100 Paesi, sia
nella preghiera che in attività di sensibilizzazione sul tema della pace e della giustizia.
A questo scopo è stata distribuita una preghiera, composta dai capi delle Chiese di
Gerusalemme, che verrà letta nelle chiese e nelle parrocchie dei Paesi che aderiscono
alla Settimana in cui si chiede ai leader politici di “essere abbastanza coraggiosi
da firmare un trattato di pace che ponga fine all’occupazione, che dia libertà ai
palestinesi e sicurezza agli israeliani e di essere pronti a dedicare le loro vite
per una giusta pace per la loro gente”. In programma ci sono incontri tra le Chiese,
i governi e mille diverse attività, da una parte all’altra del mondo: a Betlemme un
“orologio umano” per scandire 60 anni; ad Oslo un servizio di pace multi-culturale
con musica araba ed ebraica; bambini filippini colpiti dalla violenza scriveranno
lettere ai loro omologhi palestinesi; alcune parrocchie dello Sri Lanka studieranno
il conflitto e in Olanda risuoneranno note di pace da un’orchestra palestinese-olandese
mentre verranno proiettati documentari sul conflitto visto dagli israeliani. L’iniziativa
è sostenuta da Pax Christi International. (T.C.)