2008-06-04 15:09:38

E' iniziata la settimana di preghiera per una pace giusta in Terra Santa


“E’ tempo che palestinesi e israeliani partecipino ad una pace equa, è tempo di porre fine a 60 anni di conflitto, di liberarsi dell’occupazione, di godere di uguali diritti, di guarire gli animi feriti”: è quanto si legge nel messaggio della Settimana di azione comune per una pace giusta nei Territori palestinesi e in Israele, organizzata da oggi al 10 giugno, dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) in occasione del 60° anniversario della divisione dei Territori, nonché della nascita dello Stato d’Israele e dei 41 anni dell’occupazione israeliana di Gerusalemme Est, Cisgiordania e Gaza. Il messaggio chiede anche uguali diritti per entrambe le parti in conflitto e la fine della discriminazione, della segregazione e di tutte le restrizioni sul movimento delle persone. L'iniziativa ecumenica che parte da Gerusalemme sul tema: “E' questo il tempo”, vede impegnati protestanti, cattolici e ortodossi di oltre 100 Paesi, sia nella preghiera che in attività di sensibilizzazione sul tema della pace e della giustizia. A questo scopo è stata distribuita una preghiera, composta dai capi delle Chiese di Gerusalemme, che verrà letta nelle chiese e nelle parrocchie dei Paesi che aderiscono alla Settimana in cui si chiede ai leader politici di “essere abbastanza coraggiosi da firmare un trattato di pace che ponga fine all’occupazione, che dia libertà ai palestinesi e sicurezza agli israeliani e di essere pronti a dedicare le loro vite per una giusta pace per la loro gente”. In programma ci sono incontri tra le Chiese, i governi e mille diverse attività, da una parte all’altra del mondo: a Betlemme un “orologio umano” per scandire 60 anni; ad Oslo un servizio di pace multi-culturale con musica araba ed ebraica; bambini filippini colpiti dalla violenza scriveranno lettere ai loro omologhi palestinesi; alcune parrocchie dello Sri Lanka studieranno il conflitto e in Olanda risuoneranno note di pace da un’orchestra palestinese-olandese mentre verranno proiettati documentari sul conflitto visto dagli israeliani. L’iniziativa è sostenuta da Pax Christi International. (T.C.)







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