2008-06-02 14:19:24

I vescovi della Malaysia in Vaticano per la visita ad Limina


Il Papa ha ricevuto stamane il primo gruppo dei presuli della Conferenza episcopale della Malaysia, in visita "ad Limina Apostolorum". Del Paese ci parla nel servizio Fausta Speranza.RealAudioMP3

Lo Stato della Malaysia conta circa 26 milioni di abitanti, secondo una stima del 2006. E’ una federazione di monarchie costituzionali: 13 Stati, 9 monarchie e 4 territori retti da un governatore. Dopo le dominazioni portoghese, olandese e britannica, la Malaysia peninsulare si è resa indipendente il 31 agosto 1957. Lo Stato comprende l’estremità meridionale della penisola della Malacca e i territori che occupano la parte settentrionale dell’isola del Borneo, ad eccezione delle due aree dello Stato del Brunei. Dal 2002 la Corte di Giustizia dell’Aja ha assegnato alla Malaysia le due isole di Sipadan e Ligitan, al largo di Sabah. Oggi la Malaysia è al 61° posto nella classifica dei Paesi secondo l’indice di sviluppo umano. E’ membro di APEC, ASEAN, ONU e WTO. La capitale è Kuala Lumpur, la sede del governo è a Putrajaya. Lingua ufficiale è il malese ma si parla anche cinese e inglese. Circa il 60% della popolazione è musulmana, c’è poi un 20% di buddisti e un 10% circa di cristiani, tra cui i cattolici sono il 3,2%. Per quanto riguarda la Chiesa, i primi missionari sono arrivati in Malaysia nel 1511. Oggi i vescovi di Malaysia, Singapore e Brunei sono riuniti in un’unica Conferenza episcopale.

 
L’ultima visita ad Limina dei vescovi di Malaysia si è svolta nel 2001. In quell’occasione, nel suo discorso Giovanni Paolo II ricordava “i doni meravigliosi” che i fedeli di Malaysia recano alla Chiesa, che nell’unica comunione non sente distanza con chi viene da lontano. Giovanni Paolo II poi sottolineava molto l’importanza della “formazione cristiana permanente, cardine di una salda vita cristiana”. Ribadiva l’importanza dei tre ambiti in cui si esprime: “Famiglia, scuola, parrocchia”, chiedendo il rispetto di queste istituzioni “di fatto durevoli e valide”. In particolare, della famiglia diceva che famiglia e matrimonio “non sono istituzioni che possono cambiare con tendenze passeggere oppure in base alla decisione della maggioranza”. “Bisognerebbe fare ogni sforzo – aggiungeva Giovanni Paolo II – per garantire che la famiglia venga riconosciuta quale edificio primordiale di una nazione veramente sana e spiritualmente vigorosa”.







All the contents on this site are copyrighted ©.