2008-06-02 15:21:26

Corea del Sud: in espansione il Movimento delle Piccole comunità cristiane


Una realtà in lenta espansione ma non ancora pienamente radicata nelle parrocchie sud-coreane. È il Movimento delle Piccole comunità cristiane (PCC) che quest’anno compie 16 anni di vita. Introdotte nell’arcidiocesi di Seoul nel 1992, per promuovere anche in Corea una Chiesa più aperta al contributo dei laici in linea con lo spirito del Concilio Vaticano II, le PCC sono oggi presenti in tutte le 15 diocesi del Paese. Circa 200 sacerdoti, religiosi e responsabili laici delle PCC coreane si sono incontrati nei giorni scorsi a Daejeon per fare il consueto bilancio annuale sulla situazione del movimento ed esaminare le sue prospettive future. Un bilancio fatto di luci e ombre, come è emerso dai vari interventi al simposio, organizzato in collaborazione con la Commissione per le Comunità ecclesiali di base della Conferenza episcopale sud-coreana (CBCK). Anche se è cresciuto in questo decennio, il movimento continua a non ricevere sufficienti attenzioni nelle parrocchie. L’idea alla base delle PCC, ossia il coinvolgimento organico dei fedeli laici nelle attività della Chiesa per dare nuovo impulso alla sua missione evangelizzatrice, non è stata infatti pienamente recepita in tutti gli ambienti ecclesiali. Per questo, è stato sottolineato, è importante coinvolgere di più i parroci e in questo senso sarebbe utile una loro permanenza più lunga nelle parrocchie. I partecipanti hanno inoltre convenuto sulla necessità di migliorare la formazione dei responsabili e dei fedeli laici perché le PCC non si riducano a un’esperienza effimera e superficiale, ma siano una reale esperienza di condivisione, diventando protagoniste di un’evangelizzazione integrale. (L.Z.)







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