Una missionaria saveriana in Congo a sostegno delle donne in maternità: la testimonianza
di Silvana Luppi
Mamme e bambini: sono loro il mondo di Silvana Luppi, missionaria saveriana,
a lungo impegnata in Burundi ed ora, da quasi un anno, attiva a Mbobero, vicino a
Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. In questo villaggio, racconta Silvana,
la gente vive in grande povertà senza lamentarsi ma piuttosto gioendo di tutto e ringraziando
il Signore per quel poco che ha. Alessandro Gisotti ha raggiunto telefonicamente
la missionaria in Congo per raccogliere la sua testimonianza sul lavoro nel centro
per la maternità di Mbobero:
(musica) R.
- Sono qui alla maternità di Mbobero, assistiamo le mamme che vengono a partorire,
le seguiamo durante la consultazione prenatale, le consigliamo, le aiutiamo. Qui siamo
in una situazione un po’ isolata. Il centro non è una vera struttura per la maternità,
perchè non c’è un medico e non si può intervenire, però cerchiamo di seguirle prima,
durante e dopo il parto. Questa è una zona molto povera, le persone non sono in grado
di sostenersi, di curarsi e bisogna aiutarle. D. - Questo centro
a Mbobero dunque è un luogo, un segno tangibile di speranza… R.
- Sì, è un segno di speranza per loro. Vedo che mano a mano cominciano ad acquistare
fiducia, vengono alla maternità incoraggiate perchè c’è una presenza diversa… ma non
è che siamo noi è il Signore che opera attraverso di noi. Si vedono i segni della
Provvidenza perchè tante volte in mezzo alle difficoltà non si sa come fare, ma il
Signore è presente. D. - Nonostante la grande povertà e la situazione
di isolamento che ci raccontava, come vivono queste persone, anche con gioia? R.
- Sì, e questo fa sempre riflettere: non si sa come riescano a vivere, tante volte
passano le giornate senza mangiare, fanno presente magari i loro bisogni ma senza
lamentarsi troppo e riescono sempre a sorridere e a donare qualcosa di loro, del poco
che hanno. Questo è positivo. Affrontano situazioni gravissime. Sono famiglie molto
numerose, ci sono bambini che non hanno da mangiare e i genitori magari non sanno
come fare ad arrivare a sera, però malgrado questo riescono ad affrontare le difficoltà
in una maniera sorprendente. Noi ci scoraggiamo più facilmente. Loro ci danno il coraggio:
si tocca proprio con mano che il Signore è presente, che opera. Ci affidiamo al Signore
perchè è Lui il padrone della vita. (musica)