Si è spento il missionario saveriano padre Domenico Milani “pioniere di mondialità
e accoglienza”
"Con padre Domenico scompare uno dei pionieri dell’apertura della scuola italiana
alla conoscenza e all’accoglienza delle altre culture”: così il superiore generale
dei missionari Saveriani, padre Rino Benzoni, commenta la scomparsa di padre Domenico
Milani, stimato e noto missionario emiliano definito “pioniere dell’educazione alla
mondialità in Italia”. Padre Milani è deceduto domenica sera all’ospedale Maggiore
di Parma dove si trovava in seguito alla rottura del femore. Nato a Minozzo di Villa
Minozzo (Reggio Emilia) nel 1922, padre Milani entrò nei saveriani nel 1942. Emessi
i voti perpetui nel 1946 e ordinato sacerdote l’anno successivo, lavorò fino al 1960
nel settore stampe dell’Istituto come direttore del Centro educazione missionaria
(CEM), oltre a dirigere alcune riviste della congregazione. Dal 1960 al 1986 – rende
noto l’agenzia Misna - lavorò in Repubblica democratica del Congo come viceparroco
e poi parroco a Kamituga. Fu anche direttore della scuola normale de Bukavu, “da lui
portata – si legge in una nota dei saveriani - a Istituto Superiore Pedagogico (Isp)
con un alto livello organizzativo e didattico”. Rientrato in Italia, dal 1990 al 1998
fu nuovamente direttore del CEM (ora denominato Centro educazione alla mondialità)
e in questa veste fu promotore della nuova necessità non solo di conoscere le altre
culture, ma anche di accoglierle e integrarle. Dal 1998, prestò la sua opera come
direttore del Museo cinese ed etnografico di Parma dei missionari saveriani e, ultimamente,
come collaboratore dello stesso museo. (A.L.)