Rapporto UNICEF sulle condizioni dei bambini in Africa
Nel 2006, 5 milioni di bambini sono morti nel continente africano prima di raggiungere
il quinto anno di vita, una media di quasi 14.000 al giorno. “Nelle comunità in cui
vi sono sistemi sanitari integrati a livello locale, molte vite possono essere salvate”.
E’ quanto ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF, Ann M. Veneman, nel presentare
il primo rapporto su ‘La condizione dei bambini in Africa 2008’ durante la quarta
‘Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo africano’. Secondo il rapporto,
i 5 Paesi africani che si estendono prevalentemente a nord del Sahara – Algeria, Egitto,
Libia, Marocco e Tunisia – hanno ridotto i rispettivi tassi di mortalità infantile
di almeno il 45% tra il 1990 e il 2006, mettendosi sulla giusta rotta per conseguire
l’Obiettivo di sviluppo del millennio relativo alla sopravvivenza infantile. In occasione
del lancio del rapporto, l’UNICEF ha lanciato inoltre un appello per ingenti investimenti
diretti a migliorare i sistemi sanitari dell’Africa sub-sahariana. ‘La condizione
dei bambini in Africa 2008’ fornisce dati e analisi sulla situazione dei bambini africani,
sottolinea i recenti successi e propone programmi e interventi concreti in grado di
salvare la vita di molti bambini. Il rapporto ricorda, infine, la necessità di un’assistenza
continuativa nel tempo e nello spazio: dalla gravidanza, al parto, al periodo neonatale
e della prima infanzia fino all’infanzia e all’adolescenza, estendendo i servizi alla
famiglia, alla comunità fino alle cliniche locali, gli ospedali di distretto ed oltre.
Per maggiori informazioni, si può consultare il sito www.unicef.it (A.L.)