Colombia: il segretario dei vescovi invita le FARC a ripensare alla logica della violenza
Un’occasione per riconsiderare le vie della pace: così il segretario generale della
Conferenza Episcopale Colombiana (CEC), mons. Fabián Marulanda López, giudica la morte
di Manuel Marulanda, soprannominato “Tirofijo”, leader e fondatore delle Forze Armate
Rivoluzionarie Colombiane (FARC). In particolare, il presule invita i guerriglieri
a riflettere sul fatto che non si può ottenere il potere con l’uso della violenza
e che il Paese cerca la pace. “Questa può essere un’opportunità – ha aggiunto mons.
Marulanda López – perché le FARC si rendano conto delle difficoltà che hanno nel mantenere
le loro posizioni e la loro idea di arrivare al governo attraverso l’uso delle armi”.
Allo stesso tempo - riferisce l'Agenzia Aciprensa - il presule invita il governo ad
essere prudente: “I successi – afferma – vanno maneggiati con maggior prudenza delle
sconfitte, poiché chi rimane battuto o ferito può reagire in modo inaspettato”. “I
comandanti della guerriglia – conclude il segretario generale della CEC – sono molto
addolorati dalla morte di colui che è stato la loro icona, il loro idolo”. Manuel
Marulanda Verez è morto due mesi fa, il 26 marzo, a causa di un infarto. Tuttavia,
la notizia è stata resa nota solo domenica scorsa dal governo colombiano e confermata
dalle FARC il giorno successivo. (I.P.)