Allarme della Croce Rossa per la situazione nelle zone di guerra
In Afghanistan, Iraq, Somalia e in altre aree segnate dal dramma della guerra, milioni
di persone saranno duramente colpite dagli effetti della crisi alimentare legata al
carovita: lo ha detto ieri a Ginevra il presidente del Comitato internazionale della
Croce Rossa, Jakob Kellenberger, presentando il rapporto sulle attività dell’organizzazione
nel 2007. “Il recente aumento dei prezzi degli alimenti e dei carburanti – ha spiegato
- sta rendendo ancora più difficile la vita di gente già obbligata a lottare contro
gli effetti della guerra o di violenze interne”. Nella lista dei Paesi più a rischio
ci sono anche il Ciad, Haiti, la Colombia, lo Yemen, lo Sri Lanka, il Sudan e la Repubblica
democratica del Congo. Nonostante la crisi, il Comitato internazionale della Croce
Rossa ha rinnovato l’impegno a mantenere lo stesso livello di aiuti nei 52 Paesi in
cui è fornisce assistenza alla popolazione civile. Sono anche stati annunciati – sottolinea
l’agenzia Misna - nuovi programmi per la distribuzione di generi di prima necessità
nelle comunità colpite da emergenze umanitarie, in particolare in Yemen e Somalia.
Il rapporto diffuso ieri, ha affermato infine Kellenberger, “riporta l’attenzione
sulle innumerevoli violazioni del diritto internazionale di cui siamo stati testimoni
nel mondo lo scorso anno”. “Se il diritto fosse rispettato meno – ha concluso - numerosi
sarebbero i civili uccisi o feriti, le donne e le ragazze violentate e le persone
costrette a lasciare le proprie case”. (A.L.)