La prossima settimana, a Nairobi, il Congresso mondiale promosso dal dicastero vaticano
per i migranti, dedicato al fenomeno degli immigrati e dei rifugiati africani
“Per una migliore cura pastorale dei migranti e dei rifugiati in Africa all’alba del
terzo millennio”. Saranno animati da questo tema i lavori del Congresso continentale
africano che si terrà a Nairobi, in Kenya, dal 2 al 5 giugno prossimi, organizzato
dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, in collaborazione
con la commissione per i migranti, i rifugiati e i marittimi della Conferenza episcopale
del Kenya. “Il fenomeno della mobilità umana, volontaria o forzata - si legge in un
comunicato del dicastero vaticano - ha sempre segnato la storia dell’umanità ma negli
ultimi decenni ha assunto dimensioni quasi universali e significati sempre più complessi.
Ogni continente, tutti i governi e le organizzazioni internazionali sono dunque chiamati
a confrontarsi con esso e con i suoi nuovi aspetti”. Il Congresso di Nairobi, spiega
la nota, “si offre come un laboratorio, al quale parteciperanno, in modo attivo e
creativo, rappresentanti di oltre venti Paesi africani, tra vescovi e operatori pastorali.
Sarà uno spazio di ascolto, di approfondimento e di dialogo per individuare nuove
vie, pur in continuità con il passato, per l’attività pastorale specifica a favore
di milioni di migranti e rifugiati in Africa”.
I lavori saranno introdotti
dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale
per i migranti e gli itineranti, che pronuncerà pure una relazione illustrando l’Istruzione
Erga migrantes caritas Christi, quale “migliore risposta pastorale anche per i migranti
in Africa” agli inizi del Terzo Millennio. Il segretario del dicastero, l’arcivescovo
Agostino Marchetto, si soffermerà soprattutto sui nuovi itinerari pastorali nell’ambito
del servizio ai rifugiati, ai profughi e ai soggetti al traffico di esseri umani,
mentre il sottosegretario mons. Novatus Rugambwa, metterà in luce le nuove schiavitù
connesse alle migrazioni.
Tra gli altri relatori congressuali, figurano il
dr. Johan Ketelers, segretario generale della Commissione cattolica internazionale
per le migrazioni (ICMC), e il cardinale arcivescovo di Cape Coast, in Ghana, Peter
Kodwo Turkson. Previste dal programma anche due tavole rotonde dedicate alle esperienze
pastorali in favore di migranti, di rifugiati e profughi, dei soggetti vittime del
traffico di esseri umani, con il coinvolgimento di vari operatori pastorali di diversi
Paesi africani e con il coordinamento di Sua Beatitudine Mons. Antonios Naguib, Patriarca
di Alessandria dei Copti Cattolici, e di Mons. Robert C. Ndlovu, Arcivescovo di Harare,
in Zimbabwe. I gruppi di studio, informa il copmunicato ufficiale, si riuniranno due
volte e le loro riflessioni, insieme ai suggerimenti che emergeranno nel corso dei
lavori e dei dibattiti, costituiranno le conclusioni e raccomandazioni del documento
finale.