Terremoto in Cina: il bilancio sale a 65 mila morti e 23 mila dispersi
E’ salito a 65.080 il bilancio dei morti accertato del terremoto del 12 maggio nella
regione cinese del Sichuan. I dispersi sono 23.150. Il nuovo drammatico aggiornamento
è stato diffuso oggi dall’ufficio informazioni del governo cinese. Intanto, sono più
di 14,4, milioni le persone sfollate dalle zone disastrate, mentre le squadre di soccorso
lavorano senza sosta. Ieri, una nuova scossa di intensità pari a 6,4 gradi ha interessato
le regioni occidentali della Cina, causando almeno 8 morti. Dal canto suo, riferisce
l’agenzia Misna, il Servizio meteorologico cinese ha avvertito che nelle prossime
ore dei temporali potrebbero colpire le zone colpite dal sisma, aumentando i rischi
per la popolazione già duramente provata. Intanto, informa l’agenzia AsiaNews, sono
purtroppo almeno 8 le chiese del Sichuan distrutte dal terremoto e altre 20 danneggiate.
Nella Cina della regola sul “figlio unico”, i media locali danno rilievo allo speciale
permesso riconosciuto dalle autorità ai genitori della regione. Le coppie che adotteranno
un orfano del terremoto – rileva AsiaNews – potranno anche avere un figlio proprio.
Sono inoltre sospesi i provvedimenti punitivi per chi ha violato la politica del “figlio
unico”, quando un figlio sia rimasto ferito o infermo in modo grave o la casa distrutta.
Tra i 5 milioni di senza tetto, a causa del terremoto, 20 mila sono cattolici, ora
costretti a vivere in tende di fortuna. Da ultimo, riferisce l’agenzia Ansa, l'Ufficio
politico del Partito Comunista Cinese ha sottolineato oggi che la ricerca dei sopravvissuti
deve proseguire, ma che la priorità si concentra ora sulla “sistemazione dei sopravvissuti,
sulla ripresa della produzione e sulla ricostruzione”. (A.G.)