Presentato a Roma il Rapporto delle ONG e di ActionAid sugli aiuti allo sviluppo in
Europa
I governi dell’Unione Europea forniscono oltre la metà dell’aiuto allo sviluppo mondiale,
ma ciononostante i fondi stanziati sono ancora troppo pochi. Nell’aprile 2008, infatti,
si segnala un leggero calo della quota dell’aiuto pubblico allo sviluppo sul Pil europeo.
E’ quanto emerge dal rapporto delle ONG italiane e di ActionAid presentato questa
mattina a Roma. Tra il 2006 e il 2007, solo cinque Governi hanno aumentato i loro
investimenti in questo settore: Austria, Danimarca, Germania, Lussemburgo e Spagna.
Addirittura Belgio, Francia e Gran Bretagna hanno ridotto di circa il 10% i loro finanziamenti.
Invece, Grecia, Italia e Portogallo sono ancora al di sotto degli obiettivi stabiliti
nel 2006. Stando alle proiezioni ufficiali, la maggioranza degli Stati membri della
UE, vecchi o nuovi che siano, è ben lontana dal raggiungimento degli obiettivi UE
per il 2010, che prevedono uno stanziamento dello 0.51% rispetto al Pil. Per i curatori
del rapporto “questa situazione è paradossale per una regione, l’Europa, che si vanta
di essere leader mondiale in materia di aiuti allo sviluppo”. Tra settembre e dicembre
di quest’anno saranno organizzati due Vertici internazioni per discutere di questo
tema e le ONG chiedono che sia fissata un’agenda vincolante per incrementare ogni
anno le risorse a disposizione. (A cura di Alessandro Guarasci)