2008-05-26 15:14:34

Concluso a Kobe, in Giappone, il Vertice dei ministri dell'Ambiente del G8, per combattere il riscaldamento globale


Ancora parole prima dei fatti, perché non c’è intesa ma piuttosto divergenze. ''Il principale risultato” del Vertice di Kobe, è stato riassunto per i giornalisti dal ministro giapponese, Ichiro Kamoshita, con un’ulteriore promessa: “abbiamo espresso con forza” – ha detto – la volontà di giungere nella prossima riunione dei capi di Stato e di Governo del G8, prevista in luglio nell’isola di Hokkaido, ad un accordo “per dimezzare le emissioni nocive entro il 2050”. ''Le Nazioni avanzate – ha aggiunto il ministro giapponese - dovranno dare prova di leadership per centrare l'obiettivo''. Il riferimento è al picco delle emissioni atteso entro i prossimi 10/20 anni che richiederà di patteggiare con i Paesi in via di sviluppo ed emergenti per contenere la produzione di gas nocivi. Nella dichiarazione finale di Kobe non c’è però menzione dei rapporti scientifici che impongono ai Paesi ricchi e industrializzati di ridurre del 25-40 per cento entro il 2020 le emissioni per evitare il riscaldamento del Pianeta di ben due gradi. Unione Europea, ONU e associazioni ambientaliste avevano invece puntato su una indicazione - che non c’è stata a Kobe - da parte dei ministri dell’ambiente del G8. Il nodo da sciogliere è non solo economico ma politico, per questo si attende una parola risolutiva dei massimi leader degli Otto grandi in luglio, mentre nella lotta contro il tempo per fronteggiare i cambiamenti climatici, aumentano ogni giorno i danni ambientali di cui tutta l’umanità porta e porterà pena. (A cura di Roberta Gisotti) RealAudioMP3







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