Il governo del Sudafrica ha ammesso ieri l’estrema gravità della situazione causata
dalle violenze xenofobe che in 10 giorni hanno causato oltre 40 vittime. Le dimostrazioni
ieri, dopo Johannesburg e Durban, si sono estese a Città del Capo, dove sono stati
presi di mira abitazioni ed esercizi commerciali di immigrati soprattutto dallo Zimbabwe.
Il capo dello Stato Mbeki ha mobilitato l’esercito, mentre forte preoccupazione è
stata espressa in Tanzania nel mini summit dei capi di Stato africani. Al microfono
di Linda Bordoni, l’arcivescovo di Johannesburg, Buti Joseph Tihagale, parla di “un
nuovo apartheid” che sta uccidendo il Sudafrica: