2008-05-24 15:37:17

Documento su nomadi e migranti di ‘Pax Christi’


“Lo sgombero del campo rom di via Bovisasca a Milano e ancor più l’incendio del campo di via Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, hanno richiamato la pubblica attenzione, non soltanto sulle disumane condizioni di vita in cui versano migliaia di persone, ma soprattutto su quella mentalità violenta ed esclusivista con cui si vorrebbe costruire la società del futuro”. E‘ quanto scrive il movimento ‘Pax Christi’ in un documento incentrato sulla questione dei nomadi e dei migranti in Italia. “Di fronte al triste spettacolo di persone spaventate e disperate, agli occhi impauriti dei bambini, al disagio delle donne in stato di gravidanza, all’arroganza di semplici cittadini, “facciamo fatica – si legge nel testo ripreso dall’agenzia Misna - a riconoscere il volto democratico e civile del nostro Paese, così come le conquiste civili sancite nella Carta Costituzionale”. Pax Christi sottolinea poi che in questi giorni si sono levate “forti e chiare alcune voci autorevoli, tanto per il ruolo che rivestono all’interno della Comunità ecclesiale, che per il servizio che prestano sul campo”. Tra queste c’è quella di Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell'Associazione Libera, che ha scritto direttamente una lettera di scuse ad una donna, il cui volto terrorizzato campeggiava sui giornali, mentre con la sua famiglia veniva sloggiata dal campo in cui viveva. Per quanto riguarda il problema generale del flusso migratorio in Italia e ‘'intenzione annunciata dal governo di trasformare l'immigrazione clandestina in reato, va ricordata – si legge nel documento - la presa di posizione del cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, che pur riconoscendo la legittima esigenza di regolare i flussi migratori, ha però messo in guardia dalla tentazione “di demonizzare gli immigrati”. (A.L.)







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