A Cannes premiata una storia di solidarietà che arriva dall'Uganda
Sulla Croisette, a Cannes, non solo autori del grande cinema: un giovane regista
italiano, Giovanni Testori, è stato premiato per un documentario su una storia che
arriva dall'Uganda. Il film, intitolato “Greater, defeating Aids”, è stato girato
a Kireka, una baraccopoli alla periferia di Kampala. L’opera – sottolinea L’Osservatore
Romano - racconta “l’esperienza, l'indomabile volontà di una infermiera di colore
nel più povero Paese dell’Africa”. Il film è un elogio alla forza della solidarietà:
dopo l’uragano Katrina, che devastò New Orleans, le immagini dei bambini che avevano
perso tutto, famiglia e casa, spingono l’infermiera e a altre sue colleghe a fare
braccialetti, collane, a raccogliere ogni spicciolo per spedire aiuti in America.
La storia raccontata in “Greater, defeating Aids” prende spunto dal Meeting Point,
una ONG partner dell'Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi)
che offre aiuto, cure e una casa alle donne malate, ai loro bambini e agli orfani.
È un’opera di volontariato, nata una decina di anni fa dalla passione e dall’esperienza
infermieristica di Rose Busingye. (A.L.)