Sulla crisi alimentare, sessione del Consiglio ONU per i diritti umani
“Le cause e le attuali manifestazioni della crisi alimentare, tra cui i prezzi elevati
e la carenza di cibo, mettono in pericolo il benessere e i diritti di innumerevoli
persone”: lo ha detto ieri a Ginevra l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i
diritti umani, Louise Arbour, durante una sessione speciale del Consiglio dei Diritti
umani dedicata specificatamente alla crisi alimentare che da mesi sta causando crescenti
preoccupazioni soprattutto nei Paesi del Sud del mondo. Secondo Louise Arbour, l’emergenza
alimentare scaturisce dalla “perversa concordanza di una molteplicità di fattori”,
tra cui distorsioni tra la domanda e l’offerta di cibo e pratiche commerciali ingiuste.
Gli effetti centrali di questa crisi – ha spiegato l’Alto commissario per i diritti
umani – comportano “una mancanza di accesso a un’alimentazione adeguata: questo accesso
è tutelato dal diritto internazionale”. Louise Arbour ha prospettato inoltre la possibilità
che a lungo termine si possa sviluppare un circolo vizioso di discriminazione e di
fame: “L’emergenza attuale può anche rafforzare modelli di discriminazione e di esclusione
che hanno impedito a lungo ai più vulnerabili di rivendicare il loro diritto di accesso
al cibo”. La sessione speciale del Consiglio – rende noto l’agenzia Misna - era stata
sollecitata esplicitamente dal relatore speciale dell’ONU sul diritto all’alimentazione
Olivier de Schutter, che recentemente aveva chiesto la sospensione immediata degli
investimenti e dei sussidi a favore della produzione di biocarburanti. (A.L.)