Promuovere la verità nell'informazione rispettando la dignità della persona: l'invito
del Papa agli operatori della comunicazione
E' necessario "promuovere la verità nell'informazione" rispettando sempre "la dignità
della persona": è quanto ha detto stamani il Papa ai partecipanti al Congresso internazionale
delle Facoltà di Comunicazione nelle Università cattoliche, promosso dal Pontificio
Consiglio delle Comunicazioni Sociali, e iniziato ieri a Roma presso la Pontificia
Università Urbaniana. Il servizio di Fausta Speranza:
Per una
buona comunicazione, un metodo improntato ad “un certo scetticismo può essere utile,
in particolare per questioni che attengono al pubblico interesse” - afferma il Papa
- ma tutto ciò non deve diventare “cinismo relativistico”:
“I encourage
you, as educators, to nourish and reward that passion for truth ….” Così
il Papa incoraggia insegnanti ed educatori a nutrire la passione per la verità che
– dice - “è sempre forte nei giovani”. Va detto che il Pontefice alterna le lingue
in cui si esprime avendo di fronte persone di diverse nazionalità e trattando di diverse
forme di comunicazione.
“II est
important que cette formation ne soit jamais envisagée comme…”
E
di comunicazione il Papa in francese dice che non è solo “un semplice esercizio tecnico”
e non risponde solo al “desiderio di dare informazioni”. Piuttosto, deve essere innanzitutto
“un invito a promuovere la verità nell’informazione e a far riflettere i contemporanei
sugli avvenimenti con l’obiettivo di essere educatori degli uomini di oggi e di edificare
un mondo migliore”. E il Papa chiede anche di “promuovere giustizia e solidarietà
e di rispettare in tutte le circostanze il valore e la dignità di ogni persona”, aggiungendo
che ogni persona “ha diritto a non essere ferita in ciò che concerne la sua vita privata”.
Il pensiero del Papa va dunque a quanti sono emarginati economicamente e socialmente
e chiede per tutti l’accesso all’apprendimento, alla conoscenza e alla informazione.
Con un auspicio: “La tendencia globalizante en el
mundo de las comunicaciones…” La tendenza
globalizzante nel mondo della comunicazione non indebolisca o faccia sparire i costumi
culturali locali - dice il Papa - in particolare quelli che sono in grado di rafforzare
i valori familiari e sociali, l’amore, la solidarietà e il rispetto della vita. C’è
poi un apprezzamento per le comunità religiose che riescono, nonostante gli alti costi
finanziari e le difficoltà di risorse umane, ad aprire Università cattoliche in Paesi
in via di sviluppo. Ricordando che si vuole riflettere sulla questione dell’identità
di un’università o di una scuola cattolica, il Papa sottolinea che “tale identità
non è semplicemente una questione di numero di studenti cattolici; è soprattutto una
questione di convinzione”:
“Si tratta di credere veramente che solo
nel mistero del Verbo fatto carne diventa chiaro il mistero dell’uomo.” “La
conseguenza – aggiunge - è che l’identità cattolica sta in primo luogo nella decisione
di affidare se stessi - intelletto e volontà, mente e cuore - a Dio.” “Le diverse
forme di comunicazione - dialogo, preghiera, insegnamento, testimonianza, proclamazione
- ed i loro diversi strumenti - stampa, elettronica, arti visive, musica, voce, gestualità
e contatto - sono – afferma il Papa - tutte manifestazioni della fondamentale natura
della persona umana”. La comunicazione – aggiunge - rivela la persona e permette agli
esseri umani di maturare in conoscenza, saggezza e amore. Non è il prodotto del caso
o delle nostre umane capacità ma è un dono di Dio che vuole che noi otteniamo l’unione
con lui “non da soli, ma attraverso la nostra conoscenza, il nostro amore ed il nostro
servizio a Lui e ai nostri fratelli e sorelle in un rapporto comunicativo e amorevole”.