2008-05-23 14:47:30

Promuovere la verità nell'informazione rispettando la dignità della persona: l'invito del Papa agli operatori della comunicazione


E' necessario "promuovere la verità nell'informazione" rispettando sempre "la dignità della persona": è quanto ha detto stamani il Papa ai partecipanti al Congresso internazionale delle Facoltà di Comunicazione nelle Università cattoliche, promosso dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, e iniziato ieri a Roma presso la Pontificia Università Urbaniana. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

 Per una buona comunicazione, un metodo improntato ad “un certo scetticismo può essere utile, in particolare per questioni che attengono al pubblico interesse” - afferma il Papa - ma tutto ciò non deve diventare “cinismo relativistico”:

“I encourage you, as educators, to nourish and reward that passion for truth ….”

 Così il Papa incoraggia insegnanti ed educatori a nutrire la passione per la verità che – dice - “è sempre forte nei giovani”. Va detto che il Pontefice alterna le lingue in cui si esprime avendo di fronte persone di diverse nazionalità e trattando di diverse forme di comunicazione.

  
“II est important que cette formation ne soit jamais envisagée comme…”

 E di comunicazione il Papa in francese dice che non è solo “un semplice esercizio tecnico” e non risponde solo al “desiderio di dare informazioni”. Piuttosto, deve essere innanzitutto “un invito a promuovere la verità nell’informazione e a far riflettere i contemporanei sugli avvenimenti con l’obiettivo di essere educatori degli uomini di oggi e di edificare un mondo migliore”. E il Papa chiede anche di “promuovere giustizia e solidarietà e di rispettare in tutte le circostanze il valore e la dignità di ogni persona”, aggiungendo che ogni persona “ha diritto a non essere ferita in ciò che concerne la sua vita privata”. Il pensiero del Papa va dunque a quanti sono emarginati economicamente e socialmente e chiede per tutti l’accesso all’apprendimento, alla conoscenza e alla informazione. Con un auspicio:
 
“La tendencia globalizante en el mundo de las comunicaciones…”

 La tendenza globalizzante nel mondo della comunicazione non indebolisca o faccia sparire i costumi culturali locali - dice il Papa - in particolare quelli che sono in grado di rafforzare i valori familiari e sociali, l’amore, la solidarietà e il rispetto della vita. C’è poi un apprezzamento per le comunità religiose che riescono, nonostante gli alti costi finanziari e le difficoltà di risorse umane, ad aprire Università cattoliche in Paesi in via di sviluppo. Ricordando che si vuole riflettere sulla questione dell’identità di un’università o di una scuola cattolica, il Papa sottolinea che “tale identità non è semplicemente una questione di numero di studenti cattolici; è soprattutto una questione di convinzione”:

“Si tratta di credere veramente che solo nel mistero del Verbo fatto carne diventa chiaro il mistero dell’uomo.”

 “La conseguenza – aggiunge - è che l’identità cattolica sta in primo luogo nella decisione di affidare se stessi - intelletto e volontà, mente e cuore - a Dio.” “Le diverse forme di comunicazione - dialogo, preghiera, insegnamento, testimonianza, proclamazione - ed i loro diversi strumenti - stampa, elettronica, arti visive, musica, voce, gestualità e contatto - sono – afferma il Papa - tutte manifestazioni della fondamentale natura della persona umana”. La comunicazione – aggiunge - rivela la persona e permette agli esseri umani di maturare in conoscenza, saggezza e amore. Non è il prodotto del caso o delle nostre umane capacità ma è un dono di Dio che vuole che noi otteniamo l’unione con lui “non da soli, ma attraverso la nostra conoscenza, il nostro amore ed il nostro servizio a Lui e ai nostri fratelli e sorelle in un rapporto comunicativo e amorevole”.







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