Messaggio di Ban Ki-moon per la Giornata della biodiversità
“Circa un quinto delle specie animali domestiche sono a rischio di estinzione, con
una media di una specie perduta al mese: delle 7 mila specie vegetali acclimatate
negli oltre 10 mila anni di storia dell’agricoltura, solo 30 forniscono la stragrande
maggioranza del cibo che mangiamo ogni giorno. Relegare il sostentamento a così poche
specie è una strategia fallimentare”. E’ quanto scrive il segretario generale delle
Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in occasione dell’odierna Giornata internazionale della
biodiversità. Lo scenario - si legge nel messaggio è reso più complicato dai cambiamenti
climatici: “le oscillazioni di temperatura e le forti precipitazioni causano devastazioni
ai raccolti”. La biodiversità - aggiunge il segretario generale delle Nazioni Unite
- è inoltre minacciata direttamente dall’industria zootecnica: “circa un quinto della
biomassa animale terrestre è utilizzata per il bestiame”. Si tratta di terreni che
un tempo erano l’habitat per la fauna selvatica e che possono esercitare un importante
tampone contro gli effetti dei cambiamenti climatici. E’ necessario preservare - conclude
Ban Ki-moon - la biodiversità del nostro pianeta: “non solo il bestiame e i raccolti
cresciuti nelle zone agricole, ma anche le molte migliaia di pianti ed animali nelle
foreste, negli oceani e in altri ecosistemi necessitano di protezione per mantenere
il fondamentale equilibrio ambientale del pianeta”. In occasione della Nona riunione
della Conferenza degli Stati firmatari della Convenzione sulla diversità biologica
in corso a Bonn, la Conferenza episcopale tedesca ha diffuso un comunicato a sostegno
della tutela della biodiversità nella quale si sottolinea la motivazione cristiana
della conservazione del creato: “per i cristiani, la tutela e la conservazione della
diversità biologica è espressione dell’approccio responsabile con il Creato affidato
da Dio all’essere umano”. (A.L.)